Paganini in Valpolcevera, quattro concerti da non perdere

Paganini in Valpolcevera, quattro concerti da non perdere

In Valpolcevera, a Romairone, esiste l’unica casa della famiglia Paganini ancora in piedi: come è noto quella genovese di passo di Gatta Mora fu abbattuta esattamente cinquant’anni fa.

A San Biagio di Romairone, nel Casin o di campagna, Paganini trovò rifugio da giovane durante i bombardamenti di Genova e vi ritrovò rifugio da morto, quando la sua salma fu trasportata dalla Francia nel 1844 per essere poi sepolta (nel 1853) a Parma.

La presenza del “casino” ha dunque legato per sempre la valle a Paganini ed è per celebrare questo rapporto che gli Amici di Paganini hanno realizzato un cartellone di eventi dal titolo “Paganini in Val Polcevera”: quattro concerti a ingresso gratuito, più uno spettacolo-laboratorio per bambini fra l’Oratorio di San Biagio e il teatro Govi.

I quattro concerti, con inizio alle ore 18, saranno preceduti da un sopralluogo, anche questo gratuito, in partenza alle ore 17 da piazzetta Paganini, alla casa di campagna della famiglia, durante il quale si potrà ammirare anche il monumento dedicato nel 2013 al grande musicista.

Venerdì prossimo, dunque, concerto inaugurale all’Oratorio di San Biagio (ore 18). Sarà il violinista ucraino Oleksander Pushkarenko ad aprire il ciclo di concerti eseguendo pagine dello stesso Paganini, sue, di Ysaye e di Bach.

Sabato 17 settembre (Oratorio di San Biagio, ore 18) toccherà invece al chitarrista Vincenzo Fiamingo proporre un programma incentrato sul genere del Capriccio a sei corde con musiche di Paganini, Regondi, Tarrega, Castelnuovo Tedesco e Rawstorne.

Gli altri due concerti chitarristici sono fissati nel week end successivo: venerdì 23 si esibirà Fabrizio Giudice, mentre sabato toccherà a Katsumi Nagaoka. Infine, il 17 ottobre (due turni, ore 16 e ore 17) il Teatro Govi ospiterà “Barucabà”, lo spettacolo-laboratorio a cura di Elisa Moretto con Massimo Marinelli e Teresa Valenza.

Il progetto “Paganini in Val Polcevera” è finanziato nell’ambito dell’accordo di programma stipulato tra il comune di Genova e il ministero della Cultura per sostenere lo spettacolo dal vivo nelle aree periferiche della città.