Finalpia piange il padre benedettino Giovanni Amani

Finalpia piange il padre benedettino Giovanni Amani

“Ieri sera è salito al cielo don Giovanni. Vi chiedo una preghiera per la sua anima e la nostra comunità”. Così in un messaggio padre Franco Maria Gazzera, priore dei Benedettini Sublacensi – Cassinesi, ha reso noto il ritorno alla Casa del Padre dell’83enne padre Giovanni Amani, curatore dell’apiario del monastero e che per questo motivo i confratelli chiamavano con affetto “il monaco del miele”.

Viceparroco delle comunità Nostra Signora Assunta e San Giacomo a Finalpia e Santi Cipriano e Gennaro in Calvisio, per diversi anni parroco di Vezzi Portio, era stimato dalla gente e apicultore espertissimo e noto a livello internazionale. Una vita, la sua, dedicata all’apicoltura, tanto da essere stato il fondatore dell’Associazione Api Riviera e aver dato un potente impulso alla commercializzazione del miele, consorziando i piccoli apicoltori del comprensorio finalese.

“Nella sua vita monastica ha incarnato in modo esemplare il concetto di ‘Labora’ – lo ricordano i benedettini finalesi – Quel lavoro che ha sì imparato dalla dottrina ma che gli è stato insegnato sul campo dalle sue amate api. Sorella Ape porta l’anima di questo confratello lassù dove i campi sono sempre in fiore e tutti lodano la bontà del Creatore. Che la Madonna di Pia gli ottenga quel premio che per tutta la vita ha sperato, pregando ogni sera nella compieta!”.

In primavera nella Sala Consiliare del Municipio il sindaco Ugo Frascherelli aveva consegnato a padre Amani una targa celebrativa del cinquantesimo anno di ordinazione presbiterale: divenne infatti sacerdote il 14 maggio 1972. “‘Ora et labora’ è una regola che don Giovanni ha sempre seguito e con il suo impegno ha portato a conoscere il miele benedettino tra i migliori sul mercato”, aveva detto il primo cittadino in quell’occasione.