Diocesi in lutto per la scomparsa del biblista savonese Gianluigi Prato

Diocesi in lutto per la scomparsa del biblista savonese Gianluigi Prato

Nella diocesi di Savona-Noli svolse l’incarico di assistente della Federazione Universitaria Cattolica Italiana, prima di trasferirsi alla fine degli anni ’60 stabilmente a Roma, dove fu docente di Antico Testamento e Lingua Ebraica presso la Pontificia Università Gregoriana. Mercoledì sera all’età di 82 anni a Roma è morto Gianluigi Prato, savonese. E’ ricordato come uno dei maggiori biblisti italiani. Fu ordinato sacerdote da monsignor Giovanni Battista Parodi e subito destinato agli studi biblici. Presso il Collegio Lombardo, dove alloggiava, conobbe e strinse amicizia con il futuro cardinale Carlo Maria Martini. Dopo aver lasciato il ministero presbiterale ed essersi sposato, nei primi anni ’90, continuò la sua attività di docenza insegnando Ebraismo negli atenei «Federico II» di Napoli e Roma Tre. Gianluigi Prato viene ricordato da molti studiosi ed esperti come un grande conoscitore delle lingue mediorientali antiche, tra cui ebraico, aramaico e sanscrito. Tra l’altro annoverava tra i suoi settori di ricerca anche quello relativo al mondo storico e culturale dell’Israele antico, nei suoi rapporti con le lingue e le civiltà del Vicino Oriente. Lascia la moglie Pinuccia e i figli Noemi e Davide. I funerali si svolgeranno a Roma e la sua salma sarà tumulata nel cimitero di Terzo, in provincia di Alessandria. Ma il biblista savonese sarà anche ricordato nelle preghiere nella città della Torretta dove ha conservato buoni rapporti con docenti e sacerdoti anche della locale Diocesi che ha diffuso la notizia della sua scomparsa.