“No alla violenza”, un’opera realizzata dagli studenti di Albisola Superiore

“No alla violenza”, un’opera realizzata dagli studenti di Albisola Superiore

Anche l’arte può diventare un importante strumento di riflessione. E’ con questa convinzione che gli studenti della classe 3B dell’Istituto Comprensivo delle Albisole, sotto la Direzione Artistica della Prof.ssa Rosalba Palinuro, insegnante di disciplina Arte e Immagine, coadiuvata dalla Prof.ssa Roberta Giovannelli, hanno realizzato una suggestiva scultura sul tema della violenza sulle donne.

L’opera d’arte è stata donata all’ASL2 dall’Istituto Comprensivo, diretto dalla Prof.ssa Maria Rosalba Malagamba ed installata presso l’ingresso al pubblico della sede di Piazza Pertini a Savona, con l’intento di porre l’accento e sensibilizzare su questo tema importante attraverso un’interpretazione originale.

“La scelta tridimensionale – precisano le due artiste Palinuro e Giovannelli – permette all’osservatore di prendere coscienza delle donne vittime di violenza, facendo emergere quanto questo fenomeno incida sia nel corpo e che nella mente delle vittime. Il calco, realizzato in gesso, con una base in legno e con una colonna in PVC, alto 2 metri, ritrae un corpo femminile scomposto in una immagine-forma. In primo piano il busto della donna che subisce violenza è sostenuto da una colonna che indica “la forza ” che ogni donna dovrebbe avere per liberarsi dalla paura di denunciare, in alto i due volti che identificano il non vedere e il non parlare.”

La Direzione ringrazia il Dirigente scolastico, professoressa  Maria Rosalba Malagamba dell’Istituto Comprensivo delle Albisole, le artiste Palinuro e Giovannelli e soprattutto gli studenti per aver voluto condividere questo importante messaggio e per aver dato la possibilità all’ASL2 di rendere visibile l’impegno profuso da tutte le strutture sanitarie per combattere i fenomeni di violenza sulle donne. Il messaggio che arriva attraverso questo lavoro, che ha coinvolto in prima persona alcuni giovani studenti, ha un significato fondamentale sia di sensibilizzazione rispetto all’emergenza della problematica sia di presa di posizione e denuncia delle diverse forme di violenza.

Le strutture sanitarie rilevano purtroppo solo alcuni dei casi di maltrattamenti, mentre permane tutto un mondo “sommerso” di situazioni di violenza che restano nascoste.

 A questo proposito ricordiamo il progetto della Rete nazionale antiviolenza, che offre un servizio di “call center”, mediante il numero telefonico: 1522, con operatori che forniscono alle vittime un sostegno psicologico e giuridico, nonché l’indicazione di strutture pubbliche e private presenti sul territorio a cui rivolgersi.

Il servizio, promosso dalla Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per le pari opportunità, è multilingue ed è attivo 24 ore su 24 per 365 giorni l’anno; fornisce una prima risposta immediata alle vittime e contribuisce a far emergere le richieste di aiuto, favorite dalla garanzia dell’anonimato.