Una nuova auto per la missione centrafricana a Monassao

Una nuova auto per la missione centrafricana a Monassao

Con un messaggio alla diocesi di Savona-Noli il missionario fidei donum don Michele Farina comunica l’avvenuto acquisto di una nuova auto per la missione tra i pigmei Bayaca a Monassao, nella Repubblica Centrafricana. “Siete stati in tanti a contribuire al raggiungimento di questo obiettivo per noi importante, per la vita quotidiana delle nostre comunità – scrive – Come ho detto in altre occasioni, questo nuovo mezzo sarà a disposizione dei pazienti del nostro ospedale, i malati nei vari villaggi, il lavoro della scuola e il servizio pastorale nella nostra estesa parrocchia”.

L’auto è una Toyota Land Cruiser pick-up, doppia cabina Motore 4.164 cc diesel, Modello HZJ79L/R-DKMRS, cambio meccanico, 5 marce, 4 porte, 6 posti. “Ci vorranno alcuni mesi prima della consegna a causa di molta burocrazia e vari documenti da presentare, ma il tutto è avviato e a giugno dovremmo poter andare nella capitale Bangui a ritirare il mezzo”, prosegue il sacerdote finalese. Sommando i benefattori della diocesi a quelli della Società Missioni Africane, a cui don Farina è affiliato, si è raggiunta la cifra di 49mila €. “Sono più che sufficienti per l’iter burocratico e l’acquisto sia del mezzo sia di alcuni ricambi, che è bene avere nel nostro garage per ogni evenienza, vista la distanza dalle città e spesso la difficoltà di trovare pezzi di buona qualità”, aggiunge don Farina.

“Vorrei semplicemente dire un grande ‘Grazie!’ a tutti voi da parte mia, degli altri padri e di tantissime persone che saliranno sulla nuova auto! – scrive ancora il presbitero – Spero che tra queste persone ci sia presto qualcuno di voi che possa venire a vedere con i propri occhi la nuova auto ma soprattutto conoscere la missione di Monassao, che non è solo mia o degli altri sacerdoti che sono qui con me ma di tutti voi”. A fne maggio don Farina sarà in Italia: “Avremo l’occasione di incontrarci e condividere questo primo anno nella Repubblica Centrafricana”, conclude.