Da nord a sud ecco il modello Alassio

Da nord a sud ecco il modello Alassio

Da nord a sud il modello Visitalassio in questi giorni è stato presentato come modello di sviluppo turistico sia alla Borsa Internazionale del Turismo di Milano sia al Summit Hospitality in Calabria, senza dimenticare la presentazione di VisitAlassio all’ultima edizione della più importante fiera del turismo del B2B italiana, il TTG di Rimini dello scorso ottobre.

“Ovunque il caso Alassio inizia ad essere molto apprezzato dagli organizzatori che hanno espressamente richiesto di presentare al pubblico di amministratori, operatori e viaggiatori provenienti da ogni dove il percorso attuato nella Città del Muretto. “Stiamo operando seguendo due direttrici: rafforzamento della promocommercializzazione e innovazione della destinazione – spiega Luca Caputo, Destination Manager di Alassio in giro per l’Italia a presentare Alassio come modello di destinazione da imitare – La cosa bella è stata sentire da amministratori di altri comuni turistici che un modello del genere non si era mai visto. Abbiamo mostrato tutta l’attività portata avanti in poco più di un anno e mezzo: dalla costruzione del prodotto turistico, alla creazione di un sistema di comunicazione interna agli operatori, all’organizzazione dei soggiorni con una distribuzione delle proposte in maniera mirata a tutto quello che è stato messo in piedi per informare il turista e far comprare le nostre offerte”.

“La BIT – prosegue Caputo – è stata anche l’occasione per incontrare i partner con cui attueremo le tante progettualità finanziate con la tassa di soggiorno: con Lonely Planet, una delle case editrici e una delle guide più famose del mondo, stiamo realizzando un prodotto editoriale specifico per raccontare anche l’Alassio meno conosciuta; con l’Ente del Turismo della Slovenia – uno dei Paesi che negli ultimi dieci anni si è meglio posizionato sul mercato turistico – avvieremo un percorso di co-marketing unico nel suo genere andando ad unire due territori geograficamente lontani, ma vicini per esperienze e capacità di innovare le proposte di viaggio, sulla scorta della continua sperimentazione su blockchain e NFT nate dalla prima edizione di Alassio Gamechain City in collaborazione con SportDigitalHouse e l’Osservatorio eSports di Milano.

A marzo avremo sei tour operator specializzati in diverse tematiche (outdoor, wedding, enogastronomia) sia per il mercato italiano che internazionale con cui svilupperemo nuove proposte turistiche che saranno a disposizione della commercializzazione del network ViA(E) composto da n°2100 agenzie di viaggio (Assoviaggi, Fiavet, Adiva, Faro by Mavi) e dell’agenzia di promocommercializzazione nata da poco in Gesco, un unicum per un Comune italiano.

La nuova struttura di quella che si sta delineando come una vera e propria DMO (Destination Management Organization) sta portando risultati concreti, consentendo di rafforzare l’offerta commerciale dei Break in Alassio: seguendo tematismi di appeal per il mercato turistico (l’amore a febbraio, il benessere e lo sport a marzo, l’arte e l’innovazione ad aprile e l’enogastronomia a maggio che porterà per la prima volta un’anteprima di Slow Fish grazie alla collaborazione con Slow Food) il team di VisitAlassio ha realizzato un’offerta strutturata e in grado di avere una ripercussione su tutto il tessuto economico della città. Con i Break In Love di febbraio, ad esempio, sono stati promossi tutto il mese weekend a tema d’amore, con l’ideazione di una gift box che ogni coppia trova in camera degli hotel aderenti e contiene voucher da utilizzare nei ristoranti, nelle SPA, in tour romantici accompagnati da una guida in bicicletta stile “risciò”.

Tutto questo è stato possibile perché il team costituito e organizzato per la promocommercializzazione ha potuto sfruttare un sistema di comunicazione e vendita che va dalla newsletter, al sito web, ai social, dietro il quale si nasconde uno studio di come raggiungere i diversi target puntando su variabili quali l’età, la provenienza geografica, le abitudini di comportamento, i periodi di vacanza.

E, a proposito di sito web, non vediamo l’ora di vedere i risultati del percorso iniziato lo scorso anno e che a fine maggio porterà al go-live del nuovo portale di destinazione, completamente rivisto alla luce del piano di marketing in corso di attuazione. Kumbe Digital Tribù, il nuovo partner digitale scelto attraverso gli esiti di un bando che presupponeva specifiche e rigide caratteristiche di professionalità e che lavora – tra le altre – per le principali destinazioni e DMO trentine e venete, ci porterà ad inaugurare il nuovo portale di Visitalassio, punto di arrivo e punto di partenza insieme per dare ulteriore spinta comunicativa e commerciale alla destinazione”.

Non dimentichiamo poi tutto il lavoro che si continua a fare nei confronti delle startup, un mercato variopinto che sta consentendo di vedere Alassio in una duplice veste: da un lato, come laboratorio in cui sperimentare idee innovative e proporre agli operatori prodotti e servizi innovativi; dall’altro come destinazione in cui vivere giorni di smart working con i colleghi, unendo i momenti lavorativi ai momenti goderecci del buon cibo e del buon bere e alla possibilità di staccare dallo stress lavorativo per passeggiare o fare attività di svago in riva al mare, nel budello e nel verde della collina alle spalle.

Attrarre startup è l’obiettivo di molti territori ma solo Alassio ha realizzato il primo Innovation Startup Tour, un progetto che ha portato 10 startup a lavorare a stretto contatto con gli operatori e a rafforzare la capacità di comprendere quali servizi e prodotti possono aiutare a migliorare la soddisfazione del turista. Da quella scintilla di innovazione sono nati i frutti di progettualità che stanno portando e porteranno sempre più startup (e quindi nuovi viaggiatori) a contaminare il tessuto economico e sociale della città.

Dopo un primo esperimento, inoltre, questo sarà l’anno della messa a terra definitiva dello IAT diffuso (primo e unico in Liguria), un circuito di 30 operatori che accoglieranno il turista lì dove il turista muove i suoi passi: ogni operatore che ha aderito all’iniziativa è stato dotato di mappe, materiale e cartello distintivo che segnala un punto di informazione. Vogliamo far capire al turista di poterlo assistere in maniera diffusa in città, spingendo e sensibilizzando anche ristoranti, commercianti – oltre che gli hotel – a diventare ambasciatori della destinazione. Il kit di accoglienza prevede anche un dispositivo innovativo: un Alexa Amazon Echo Dot con display e comandi vocali, che permette di assistere il turista anche con il servizio di traduzione in tempo reale e abbattere le barriere di comunicazione anche con le lingue meno conosciute. 

Nell’anno del Turismo delle radici e del 70esimo anniversario del Muretto, inoltre, sono stati ideati e verranno avviati percorsi di recupero – anche grazie alle nuove tecnologie – dell’anima inglese della città e del racconto dei personaggi impressi sulle leggendarie piastrelle. 

“Credo sia questa la miglior risposta da dare a chi ci chiede cosa è stato fatto del Piano Marketing di cui ci siamo dotati durante l’emergenza sanitaria – le parole del vicesindaco e assessore al Turismo Angelo Galtieri – o a chi chiede quale sia il ruolo di un destination manager. Il riscontro che abbiamo avuto nel corso delle più importati vetrine turistiche internazionali è stato quello di aver riportato Alassio al ruolo turistico che merita. Abbiamo avuto un riscontro assolutamente positivo. Ci è stato detto che un modello di promocommercializzazione così, per un Comune in Italia, non esiste. Noi cerchiamo di essere più moderati e diciamo che un modello così in Italia lo hanno in pochi ma il merito va ad una città che ha fatto squadra e a un destination manager, Luca Caputo, che ha coordinato tutte le categorie, lavorando a stretto contatto con ognuna di esse e ha dato un senso reale all’utilizzo della Tassa di Soggiorno, con piena soddisfazione di tutti”.