Assoutenti ha depositato un esposto alla Procura contro Rivieracqua per il caso acqua di Andora

Assoutenti ha depositato un esposto alla Procura contro Rivieracqua per il caso acqua di Andora

Assoutenti ha depositato un esposto alla Procura della Repubblica di Savona contro Rivieracqua, l’azienda che gestisce l’approvvigionamento idrico ad Andora per i disagi patiti dai residenti a partire dall’estate 2022.

A causa della siccità, negli impianti era entrata acqua salata che ha danneggiato molti elettrodomestici e creato disagi importanti alle attività commerciali. Un disagio durato fino a fine anno, quando le piogge hanno ripristinato la normalità (la revoca dell’ordinanza è arrivata l’1 febbraio 2023 dopo che le analisi avevano ufficialmente confermato che l’acqua era tornata potabile). Il presidente nazionale di Assoutenti Furio Truzzi, assieme al presidente del Comitato dei garanti di Assoutenti, Gianni Taboga, e all’avvocato Giulio Muzio, legale di Onda ligure Consumo e Ambiente, ha incontrato il Procuratore della Repubblica di Savona, Ubaldo Pelosi, consegnandogli l’esposto sulla vicenda. “Rivieracqua, pur a conoscenza delle problematiche idriche, non risulta abbia messo in atto tutte quelle misure per contenere e/o limitare i disagi. Nel periodo di massima affluenza turistica, la popolazione di Andora registrò notevolissimi disservizi, Rivieracqua collocò un numero limitatissimo di autobotti solo a partire da settembre”.
    Nell’esposto si evidenziano anche “i continui guasti alla rete alcuni recentemente riparati dopo settimane di perdite”. Da qui la richiesta di Truzzi alla magistratura di Savona “di aprire una indagine nei confronti di tutti i soggetti che saranno ritenuti responsabili per le possibili fattispecie di omissione di atti d’ufficio, Interruzione di pubblico servizio, frode nelle pubbliche forniture, adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari e reati contro la salute pubblica”.
    A parziale risarcimento per i disagi Rivieracqua aveva donato ai cittadini 300 mila bottiglie di minerale da 1,5 litri, ma varie associazioni di consumatori fecero notare che la donazione equivaleva a 450 metri cubi che rappresentano il fabbisogno per 8 ore dei residenti a Andora. Il gestore del servizio idrico, al momento si è sempre rifiutato di risarcire in altri modi.