“Incidente? Pensaci PR.IM.A!” (PRevenzione, sperIMentazione e contrAsto) è l’iniziativa promossa dal Comune di Genova per contrastare l’incidentalità stradale

“Incidente? Pensaci PR.IM.A!” (PRevenzione, sperIMentazione e contrAsto) è l’iniziativa promossa dal Comune di Genova per contrastare l’incidentalità stradale

“Incidente? Pensaci PR.IM.A!” (PRevenzione, sperIMentazione e contrAsto) è l’iniziativa promossa dal Comune di Genova per contrastare l’incidentalità stradale causata da alcool e droghe. È il progetto che ha ottenuto il finanziamento del Dipartimento Politiche Antidroga – Presidenza del Consiglio dei Ministri, vede come partner Università di Genova (Dipartimento di Scienze della Formazione e Dipartimento Architettura e Design) e Automobile Club di Genova. Il piano progettuale promuove azioni virtuose per costruire la consapevolezza del rischio stradale educando alla prevenzione ed a comportamenti responsabili alla guida nel quale i giovani non sono solo destinatari dei messaggi ma anche co-realizzatori dei concept della campagna di comunicazione rivolta alla cittadinanza.

Tra queste, nell’auditorium di Palazzo Rosso, si è svolto “Io scelgo. Acting e sezione medico-psicologica contro l’incidentalità stradale”. L’evento, organizzato per sensibilizzare e informare la platea composta da circa 150 studenti delle scuole superiori e 45 partecipanti a un corso UniGe di formazione alla cittadinanza, era composto da uno spettacolo teatrale sul tema dell’abuso di sostanze e alcol e sulle conseguenze di questi comportamenti a cui ha fatto seguito da un dibattito con interventi di medici e psicologi.

L’assessore alla sicurezza, protezione civile e Polizia Locale Sergio Gambino e Gianluca Giurato, direttore del Corpo, sono stati fra i protagonisti dell’appuntamento a cui hanno portato i loro contributi anche la comandante della Polizia Stradale Paola Zappavigna, il direttore del 118 Liguria Paolo Frisoni. Automobile Club Genova era rappresentato dal presidente Carlo Bagnasco, dal vice presidente Alberto Campanella e dal direttore Raffale Ferriello.

«Ognuno di noi quando guida un mezzo ha la possibilità di scegliere di preservare la propria vita, di quelli che lo accompagnano e di chi lo circonda decidendo il proprio e l’altrui destino – sottolinea l’assessore alla sicurezza e alla Polizia Locale Sergio Gambino –. Occorre sensibilizzare soprattutto i più giovani e cercare di inserire nel loro Dna la consapevolezza che guidare in sicurezza è assolutamente importante. Come Amministrazione abbiamo avviato diverse iniziative proprio per fare comprendere quali sono le conseguenze negative causate da atteggiamenti e da scelte errate. Ad esempio evitare di mettersi alla guida se si è sotto gli effetti di alcol o di stupefacenti».

«I giovani sono il nostro futuro e devono capire l’importanza del rispetto delle regole, create non per limitare la libertà ma per salvaguardare vite – afferma il direttore alla Polizia Locale Gianluca Giurato –. Fra le nostre iniziative vi è quella di fare provare l’etilometro ai ragazzi della movida, questo purtroppo sta evidenziando che il quaranta per cento di loro ha un tasso alcolemico oltre norma, ma ha l’effetto positivo di far loro comprendere direttamente quali effetti negativi l’abuso di alcol possa avere sul proprio fisico. L’età media delle persone coinvolte in incidenti stradali è quella compresa tra i 20 e i 45 anni, ma per evitare che accada il peggio è sufficiente che chi si metta alla guida non abbia bevuto alcolici. Basterebbe fare questa semplice considerazione per diminuire drasticamente il numero delle situazioni a forte rischio».

«Dietro i pochi secondi di distrazione o a seguito di un atto improvvido si possono creare drammi irreparabili, è per questo che, attraverso questa iniziativa, vogliamo trasmettere un messaggio molto importante – spiega il presidente di Automobile Club Genova Carlo Bagnasco –. Siamo schierati anche dalla parte dei ragazzi per fare corsi di formazione utili. Aci rappresenta un mondo di buona comunicazione e di buona mobilità, facciamo molte cose con le scuole e in sinergia con la città di Genova, l’università e i vari enti che possono aiutare a insegnare e a ricordare valori che a volte i ragazzi possono momentaneamente dimenticare».