Piano Sociosanitario, al via la presentazione delle osservazioni

Piano Sociosanitario, al via la presentazione delle osservazioni

È allo studio dei vari enti del territorio la prima bozza del Piano Sociosanitario approvato in Giunta regionale che adesso sarà inviata al ministero della Salute per la discussione delle deroghe richieste per i vari territori.

Si ricorda che l’iter prevede inoltre la fase di confronto con i sindaci dei distretti sociosanitari, Federsanità e con tutti gli stakeholder e, infine l’approvazione in consiglio regionale.

In questo contesto l’ANCI ha chiesto ai Comuni di formulare delle osservazioni al piano sociosanitario.

Il sindaco di Albenga in veste di Presidente del distretto sociosanitario anticipa alcuni punti delle osservazioni che presenterà e delle quali, inoltre discuterà con il Presidente Toti e l’assessore Gratarola durante l’incontro ulteriore riservato al Comune di Albenga che si terrà il prossimo 11 aprile.

Afferma il sindaco Riccardo Tomatis: “ L’ospedale di Albenga avrebbe tutte la caratteristiche, secondo il DM 70, per diventare Ospedale di Base. Dovrebbe quindi prevedere: una medicina, una anestesia, una chirurgia, una traumatologia, servizi di radiologia, laboratorio, emoteca e una rete di guardia attiva o pronta reperibilità sulle 24 h, eventualmente in rete e/o condivisi con Santa Corona.

Per quanto riguarda il Pronto Soccorso, invece, occorre una deroga al DM 70 dal momento che la popolazione del nostro distretto sociosanitario è di circa 60 mila abitanti (ma nel periodo estivo questo numero può addirittura quadruplicare) e che il tempo di percorrenza per arrivare a Santa Corona, sopratutto dai paesi più lontani del comprensorio, è di gran lunga superiore a un’ora.

Dato che il precedente Piano Regionale per l’ospedale di Albenga prevedeva: attività di elezione a media complessità, – specialità ad ampia diffusione territoriale, – PRONTO SOCCORSO è evidente come, nell’attuale bozza, si rileva una diminuzione di servizi erogati.

Fra l’altro, anche il bando di gara del 2018 per l’appalto ai privati prevedeva, oltre a diverse specialità, il servizio di pronto soccorso.

Non essendo cambiata la legge, non si comprende perché oggi questo non sarebbe più realizzabile”.