All’Università di Genova si studia il cambiamento del livello delle acque costiere nel mar Mediterraneo

All’Università di Genova si studia il cambiamento del livello delle acque costiere nel mar Mediterraneo

Che impatto avrà il cambiamento del livello delle acque costiere nel mar Mediterraneo? È la questione intorno a cui si sviluppa un progetto di ricerca, FocusMed, che – in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite – verrà condotto all’Università di Genova, all’interno del gruppo di ricerca MeteOcean del Dipartimento di ingegneria civile, grazie a finanziamenti europei. Saranno utilizzate tecniche avanzate di modellazione e analisi.

L’obiettivo principale – spiega Andrea Lira Loarca, la ricercatrice che si è aggiudicata il finanziamento del Ministero nel quadro del piano Next Generation EU – è analizzare il rischio costiero in termini di erosione e inondazioni, tenendo in conto non solo l’innalzamento medio del livello del mare ma anche le mareggiate e la storm surge (una sorta di innalzamento “extra” dovuto al vento o a sistemi di bassa pressione), oltre agli effetti locali che si verificano all’interno del Mediterraneo e alla conformazione delle coste. Una valutazione combinata estremamente complessa, che parte da quanto già si conosce sui cambiamenti osservati negli ultimi anni: ad esempio, gli eventi estremi stanno diminuendo di intensità ma diventano sempre più frequenti, e cambia la direzione del vento e delle onde (come è avvenuto in occasione della grande mareggiata dell’ottobre 2018). Verrà valutata anche l’incertezza legata a proiezioni che – al momento – si spingono fino al 2100.