Un salasso il costo dell’acqua a Imperia, previsti aumenti del 52 %

Un salasso il costo dell’acqua a Imperia, previsti aumenti del 52 %

Un salasso il costo dell’acqua a Imperia. Dai rubinetti sgorgherà a peso d’oro: +52,4%. I rincari sono dovuti alla tariffa unica del servizio idrico integrato che entrerà in vigore retroattivamente dal 1° gennaio 2022 non appena l’autorità garante per l’Energia Arera l’avrà approvata in via definitiva. Ma non saranno solamente gli imperiesi a dover pagare cara l’acqua.  A Dolcedo si pagheranno bollette più care del 69,1%; a  Riva Ligure +65,6% e Borghetto d’Arroscia + 53,9%;  a Taggia +49,6%; Pornassio 49,5%; Chiusavecchia 46,6%; Castellaro +38,6%; Vessalico +36,2%; Stellanello (Savona) +29,4%; Ceriana +28,4%; Civezza +22,5%; Diano San Pietro +18,3%; Ventimiglia +12,8%; San Lorenzo al Mare +16,1% e Pontedassio +9,2%.

Ma c’è anche si vedrà un bel risparmio in bolletta. E’ il caso di Diano Castello – 54%; Diano Marina -45,7%; San Bartolomeo al Mare -35,8%; Cervo – 38,7%; Villa Faraldi -17,7%; Sanremo -13,2%; Cipressa -9,7%; Andora (Savona) -9,2%; Ospedaletti -8,7%; Costarainera -8%; Diano Arentino -7,8%; Montalto Carpasio -5%.  Invariata la situazione a Testico (Savona) +4,2%; Santo Stefano al Mare +4,1%; Terzorio +2,7%; Badalucco +2,3%. Non sono conteggiati invece Bordighera, Vallecrosia, Camporosso, Dolceacqua, Apricale, Perinaldo, Airole e tutti gli altri municipi gestiti in passato da iReti Spa, oltre a Pieve di Teco.

I rincari sono stati illustrati ai sindaci dal presidente della Provincia e commissario dell’ambito idrico provinciale, Claudio Scajola e riguardano le utenze domestiche residenziali e non, agricole e industriali. Solo le utenze domestiche residenziali avranno delle tariffe agevolate in particolare i nuclei familiari più numerosi.