Genova pensa ad un percorso ciclabile alternativo in via Gramsci coinvolgendo

Genova pensa ad un percorso ciclabile alternativo in via Gramsci coinvolgendo

«Nei percorsi ciclo-pedonali realizzati lungo la direttrice di collegamento tra il Museo del Mare e l’Acquario di Genova sono presenti, soprattutto in certi giorni e periodi dell’anno, di molti turisti a piedi. Una situazione di promiscuità che, talvolta, genera situazioni di conflitto dovute al mancato rispetto, da parte di qualche ciclista, delle norme del Codice della Strada che imporrebbero loro, quando ci sono molti pedoni lungo la strada, di fermarsi, scendere dalla bicicletta e condurla a mano. Chiederemo al nostro ufficio Smart Mobility di valutare la creazione di un percorso ciclabile alternativo in via Gramsci coinvolgendo il Municipio competente: ciò anche alla luce della prossima inaugurazione, in zona Darsena, di una nuova velostazione».

È la risposta dell’assessore comunale alla Mobilità integrata e ai Trasporti Matteo Campora all’interrogazione a risposta immediata del consigliere Vincenzo Falcone (Fratelli d’Italia) che chiedeva alla giunta se «è stato pensato di analizzare compiutamente la problematica dei molteplici contrasti verbali alquanto animosi tra turisti-pedoni e ciclisti, e quali correttivi intenda attuare».

Successivamente, l’assessore Campora ha risposto così alle interrogazioni dei consiglieri Nicholas Gandolfo (Liguria al Centro) e Alberto Pandolfo (Partito Democratico) sulle nuove ciclabili ad Albaro e Sturla: «I lavori di realizzazione delle bike-lane, già in corso, termineranno entro la metà di gennaio e sono il frutto di un’ordinanza che, prima di essere pubblicata, è stata condivisa con i Municipi competenti e con Fiab (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta) Genova. Si tratta, per questa zona, di alcune prime azioni di promozione della mobilità sostenibile e ciclabile che hanno, come finalità, quella della sicurezza. La nostra città, come sappiamo, ha limiti strutturali che non consentono di realizzare ovunque piste ciclabili strutturate come quella di corso Italia. Ma le bike-lane, frutto di un’intuizione nata all’estero e importata in Italia negli ultimi anni, hanno il notevole vantaggio di migliorare il posizionamento delle biciclette su strada, aumentando la sicurezza dei ciclisti e di tutti gli utenti».