Per-formare i luoghi 2025, al via ad Albenga la seconda edizione teatro, festival e rigenerazione dei territori

Per-formare i luoghi 2025, al via ad Albenga la seconda edizione teatro, festival e rigenerazione dei territori

Si svolgerà mercoledì 30 e giovedì 31 luglio all’interno del Festival Terreni Creativi nella sezione Conversazioni, il convegno su Teatro, Festival e rigenerazione dei territori, realizzato da Terreni Creativi Aps in collaborazione con Kronoteatro, con il sostegno della Fondazione Compagnia di
San Paolo nell’ambito del bando Linee guida per progetti nell’ambito della cultura contemporanea 2025, con il contributo di Comune di Albenga, Regione Liguria, Fondazione De Mari, Coop Liguria, Fondazione Oddi, Ristorante Le Rapalline e con il patrocinio di Università Alma Mater di Bologna e Università di Genova. Il 9 e 10 settembre 2024 la prima edizione di Per-formare i luoghi, ha portato ad Albenga operatori e studiosi italiani e francesi per discutere insieme buone pratiche e prospettive del teatro nel paesaggio. Per l’edizione 2025, che si terrà il 30 e 31 luglio, il convegno si concentrerà su Teatri, festival e rigenerazione dei territori. La due giorni è curata da Matteo Paoletti, professore associato in Discipline
dello spettacolo presso l’Università di Bologna e vice-coordinatore del DAMS e da Livia Cavaglieri, professoressa associata in Discipline dello spettacolo presso l’Università di Genova. Scopo fondamentale degli incontri è riflettere sulle possibili strategie da implementare sul territorio in una
molteplice relazione che includa realtà culturali (in primo luogo teatrali), il terreno produttivo assieme ai suoi luoghi più indicativi (nel caso di Terreni Creativi: serre, locande, frantoi, microimprese, aziende agricole) e governance/decisori locali. L’attività scientifica si pone, infatti, come supporto alle realtà locali impegnate nel progetto, per aggiornare i modelli d’azione sul territorio, al fine di contribuire
all’individuazione delle best practices e rendere i progetti economicamente autosufficienti, oltre la durata del finanziamento. Il forte convincimento è quello che lo sviluppo sostenibile dei luoghi debba necessariamente passare per un’economia di rete che sia in grado di sviluppare relazioni di
collaborazione multilivello e che, in questo caso, abbiano come principale vettore la cultura e le arti performative al fine di ricadute positive sul tessuto sociale ed economico di riferimento.