Paolo Luise alla galleria Spazio Sprecato di Alassio per la mostra personale “Paleolitico Astratto”

Paolo Luise alla galleria Spazio Sprecato di Alassio per la mostra personale “Paleolitico Astratto”

L PALEOLITICO ASTRATTO DI PAOLO LUISE ALLA GALLERIA “SPAZIO SPRECATO” DI ALASSIO

L’artista Paolo Luise inaugura sabato 16 agosto alle ore 18.00 la mostra personale “Paleolitico Astratto” a cura di Leonarda Zappulla alla Galleria SPAZIO SPRECATO Art Studio di Rudy Mascheretti in via Torino 35 ad Alassio, in collaborazione con la Galleria Artender.

C’è un triangolo invisibile, ma pulsante, che unisce Palermo, Napoli e Genova. Un triangolo fatto di arte, legalità e visione. È in questo spazio simbolico che si incontrano le traiettorie di tre protagonisti contemporanei: Paolo Luise, artista, imprenditore e inventore napoletano, Rudy Mascheretti, pittore e gallerista bergamasco, ligure d’adozione, e Leonarda Zappulla, critico d’arte e curatore palermitana. Tre anime, tre città, un solo sentire: l’arte come strumento di rigenerazione estetica ed etica.

Dopo le esperienze espositive condivise a Palermo, tra Palazzo Bonocore, lo Stand Florio, lo Spazio Artistico Don Nino e lo Spazio Espositivo Experience, è ora la Liguria ad ospitare una nuova tappa di questo interessante dialogo: la Galleria Spazio Sprecato Art Studio di Rudy Mascheretti, in collaborazione con la Galleria Artender, apre le sue porte alla Mostra Personale di Paolo Luise, presentando la serie Paleolitico Astratto, già esposta e apprezzata presso la fiera di Genova. Un ciclo pittorico in cui l’artista Paolo Luise intreccia il dripping memore della lezione di Jackson Pollock alla memoria della pittura rupestre, fondendo tecniche e visioni in un gesto ancestrale e contemporaneo vibrante. Il risultato è un linguaggio stratificato e diretto che ci ricorda come, in fondo, l’umanità non sia mai stata veramente moderna.

Le opere di Paolo Luise, forti e libere, sono tracce di un pensiero che non cede alle mode, ma cerca le radici dell’espressione umana, lì dove l’arte nasce come necessità primaria.

Insieme a Rudy Mascheretti e Leonarda Zappulla, la mostra ad Alassio segna un altro punto di connessione tra territori, visioni e comunità: perché ogni opera è un atto di memoria, ma anche un gesto verso il futuro.