Lo chef contadino Paolo Sappa, “garessino DOC”, ha chiuso i Laboratori del Gusto di Laigueglia

Lo chef contadino Paolo Sappa, “garessino DOC”, ha chiuso i Laboratori del Gusto di Laigueglia

Lo chef contadino Paolo Sappa, “garessino DOC”, ha chiuso l’edizione 2025 dei Laboratori del Gusto, appuntamento giunto alla sua terza edizione, che coniuga la cultura gastronomica con la memoria dei saperi. Ogni anno, attraverso itinerari sempre nuovi, il progetto traccia rotte inedite tra costa ed entroterra, promuovendo la solidarietà tra territori, aziende e prodotti. Una vetrina che mette in luce le donne e gli uomini delle piccole comunità che custodiscono le tradizioni e la cultura dei territori “al di là del mare”.

Protagonista assoluto dello show cooking finale è stato proprio Paolo Sappa, ambasciatore del gusto e delle tradizioni “garessine”, che ha incantato il pubblico con un viaggio culinario ispirato alle Antiche Vie del Sale: gli antichi percorsi commerciali che, partendo dal Mar Ligure, attraversavano le Alpi per raggiungere il Nord Europa, unendo territori e comunità attraverso il linguaggio universale della cucina.

Con uno storytelling appassionato, Sappa – insieme a Franco Laureri, responsabile comunicazione e marketing dell’Associazione – ha intrecciato montagna e mare, passato e futuro, attraverso piatti realizzati con prodotti De.Co. di Garessio: dal pane ai porri alle ricette a base di castagne, farine e dolci dalla storia millenaria, simboli di un patrimonio gastronomico che resiste nel tempo.

I tantissimi visitatori hanno potuto gustare:bruschettedi pane di patate e porri con lardo e caldarrosta sciroppata, gnocchetti di castagne e ricotta con burro del “duduro” e tartufi di castagne garessine con crema pasticcera.

A supportare lo chef ai fornelli,i docenti e gli studenti dell’Istituto Alberghiero “Giancardi” e dell’Istituto Agrario “Aicardi” di Alassio, protagonisti di una sinergia virtuosa che ha valorizzato le colture a chilometro zero della piana albenganese, prodotte direttamente dall’azienda agricola della scuola.

«Portare avanti le tradizioni che uniscono i territori attraversati dalle Vie Marenche significa custodire un patrimonio che va oltre il gusto: è un ponte culturale tra montagna e mare, tra passato e futuro. Oggi, il 70% degli italiani ha dichiarato di aver effettuato almeno una vacanza motivata dal cibo, dal vino o dall’olio negli ultimi tre anni, segno che l’esperienza enogastronomica è diventata un motore di scoperta e connessione tra territori», ha dichiarato Alessandro Navone, presidente dell’Associazione Antiche Vie del Sale.

«La Fiera di San Matteo si conferma un’occasione preziosa per valorizzare i territori che si affacciano sul mare e quelli che lo raggiungono attraverso le antiche vie. In linea con le nuove tendenze del turismo enogastronomico, che privilegia borghi autentici, esperienze multisensoriali e percorsi rurali, Laigueglia si propone come destinazione slow, capace di offrire esperienze coinvolgenti e sostenibili. Secondo il Rapporto Garibaldi, il 93% dei turisti italiani intende visitare mete minori nei prossimi 12 mesi: un’opportunità che dobbiamo cogliere con progettualità e visione», ha aggiunto Lino Bersani, consigliere delegato agli eventi fieristici del Comune di Laigueglia.

L’evento, coordinato dai docenti dell’Istituto “Giancardi-Galilei-Aicardi” – Teresa Ierardi, Davide Nario, Ilenia Tartaglione e Claudio Scala – è stato organizzato dall’Agenzia Eccoci, sostenuto dal Comune di Laigueglia e promosso dall’Associazione Antiche Vie del Sale con il contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo. La rassegna ha registrato una crescente attenzione da parte dei media, confermando il valore culturale e identitario delle Antiche Vie del Sale, che oggi uniscono ben 32 comuni tra Liguria e Piemonte sotto un unico marchio di promozione territoriale.