Al Teatro Cavour di Imperia salpa un nuovo progetto dedicato al mare
Dopo “Start and Go”, “Teatro a mezzogiorno. Incontri con la canzone d’autore italiana”, “Le parole volano. Breve storia della letteratura mondiale”, “Imperia per Imperia” del Comune di Imperia, e dopo il debutto di “Ecuba di Euripide”, martedì 28 ottobre 2025 inizia “Capitani coraggiosi. Il grande teatro del mare”, rassegna di incontri ideata da Sergio Maifredi che prosegue fino al 16 dicembre, ogni martedì alle 18 nel ridotto del teatro. È concepita come un viaggio sulle grandi rotte reali o immaginarie, una navigazione a vista tra le parole dedicate al mare, attraverso le maggiori espressioni letterarie e filosofiche di tutti i tempi. «Fino all’Ottocento – dice Maifredi – è
esistita una grande letteratura del mare. Molte volte erano gli stessi capitani delle navi, vedi il caso di Joseph Conrad ad esempio, a divenire scrittori. Con la fine dell’Ottocento questo tipo di letteratura di racconto è come se si spezzasse. Noi vogliamo andare a ritrovare l’espressione dell’immensità e confrontarci con il grande pensiero dell’umanità sul mare, con la distesa d’acqua che impatta non solo sulla vita di ognuno di noi ma anche sulla fantasia, sulla capacità di evocare mostri, paure, desideri speranze, confini e ponti». Il mare su cui la Liguria si affaccia, fonte di miti e di letteratura dagli albori dell’umanità, in questi incontri è raccontato da filosofi,
scrittori, giornalisti, filologi, attori e poeti, ognuno dei quali lo esplora seguendo la sua rotta, per esempio attraverso una grande opera, una grande impresa o un grande autore. Hemingway per lo scrittore e poeta Alessandro Rivali, la Liguria e il mito per il
poeta Giuseppe Conte, il transatlantico Rex per il giornalista e scrittore Massimo Minella, la Divina Commedia per il filologo Corrado Bologna, l’oceano per il filosofo Simone Regazzoni, l’Iliade e l’Odissea per il regista Sergio Maifredi, l’Ariosto e i poemi
cavallereschi per Bologna, che chiude la rassegna.
Per assistere agli incontri occorre munirsi di biglietto. Biglietto 5 euro intero, acquistabile on line su www.mailticket.it o in biglietteria: 3 euro ridotto per gli abbonati acquistabile solo in biglietteria. La biglietteria del teatro in via Felice Cascione 35, è aperta dal martedì al venerdì dalle 9.30 alle 12, il mercoledì anche alle 17.30 alle 20, telefono 0183 1940197, mail biglietteria@teatrocavour.it. Inoltre il bar e la biglietteria sono aperti un’ora prima degli spettacoli. “Capitani coraggiosi. Il grande teatro del mare” parte martedì 28 ottobre, alle ore 18, nel ridotto dal Teatro Cavour di Imperia (via Felice Cascione 35) con lo scrittore e poeta Alessandro Rivali impegnato nel racconto del rapporto tra “Il mare ed Ernest Hemingway”. Se pensiamo a Hemingway, la mente corre immediatamente al “Vecchio e il mare”. Il mare, descritto con pochi rapidi colpi di penna, è sempre presente nel racconto del vecchio pescatore e del giovane Manolin che lo aspetta a riva. Rivali ci avvicina all’immensità dell’Oceano attraverso lo sguardo dello scrittore, andando alla ricerca dei mari dell’anima, carichi di storie interiori.
Martedì 4 novembre, alle ore 18, si prosegue con Giuseppe Conte e “Il mare, la Liguria, il mito”. La scrittura di Giuseppe Conte è alta, potremmo dire massimalista, e ha il mito come costante punto di riferimento. La Liguria è la sua terra, da cui parte e a cui
ritorna, con amore filiale. Il mare sta di fronte a lui, difficile immaginarlo in un luogo lontano dalla quella distesa. Un mare che è scambio, che è incontro di culture, temi sempre presenti nella sua opera. Giuseppe Conte intreccia una riflessione dall’unione di questi fili colorati: il mare, la leggenda, il mito.
Martedì 11 novembre, alle ore 18, Massimo Minella è il protagonista del racconto “La leggenda del Rex. Dal Nastro Azzurro a Fellini”. è un viaggio nel mito, un crocevia di parole, musica e immagini che ha sullo sfondo il più celebre dei transatlantici. Non è storia, ma è leggenda. Perché la seconda sopravvive e supera la prima. Così nel racconto di Massimo Minella, giornalista e scrittore, gli anni brevi e intensi della nave dei record scorrono sullo sfondo di un’avventura che sa essere divertente e amara, che sorprende, affascina e ferisce. Fino al tragico epilogo. Ma questa non è la fine o, meglio, non è la fine dell’avventura del Rex che sopravvive al suo affondamento e torna a vivere nell’immaginario collettivo. Sarà la metafora della fuga da una provincia troppo stretta, magistralmente sognata da Federico Fellini.
Martedì 18 novembre, alle ore 18, Corrado Bologna affronta “Il mare nella Divina Commedia”. Il filologo, già professore ordinario di Letterature romanze medioevali e moderne presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, farà da guida nel mare di Dante, un mare che affiora più volte nella Divina Commedia, che inghiotte uno dei dannati più amati da Dante: Ulisse, colpevole di aver superato i limiti posti alla conoscenza, le colonne d’Ercole e di aver fatto rotta verso il mondo “sanza gente”.
Martedì 25 novembre, alle ore 18, Roberto Alinghieri sarà “Robinson Crusoe”. Daniel Defoe parte da una storia realmente accaduta, la trasfigura in letteratura, crea un eroe moderno, figlio del suo tempo. L’isola dove si svolgono le avventure del naufrago
Robinson rappresenta tutte le contraddizioni di quel mondo moderno che, agli inizi del XVIII secolo, si andava delineando nel confronto tra la Vecchia Europa e i Nuovi Mondi scoperti. L’attore Roberto Alinghieri ci fa sentire tutti Robinson, piccoli, goffi, ingegnosi e
ostinati naufraghi che affidano i loro s.o.s. al mare, con un’incrollabile speranza chiusa in una bottiglia.
Martedì 2 dicembre, alle ore 18, il filosofo Simone Regazzoni parla di “Oceano”, come punto di partenza per ripensare tutta la filosofia moderna, l’approccio al mondo e all’umanità all’interno di esso. A fronte della crisi ecologica e climatica che l’uomo sta
affrontando, dei cambiamenti che stanno rivoluzionando le nostre vite, si riparte dal mare, da cui la vita ha avuto origine. Si propone un viaggio dai miti della creazione, ai racconti di Melville e al rapporto moderno col mare che prende lo spazio dell’intero mondo, come
flusso costante del divenire. Martedì 9 dicembre, alle ore 18, il direttore artistico del Teatro Cavour Sergio Maifredi sarà il protagonista dell’incontro “Il mare nell’Iliade, il mare nell’Odissea”. Omero ha scritto la più grande opera sul mare della letteratura
occidentale, un mare che contiene tutto, che arriva ovunque, un mare in continuo movimento, forza troppo grande per essere conosciuta ed essere compresa, davanti al quale anche un uomo come Ulisse non può far altro che abbandonarsi, facendosi trasportare verso il proprio destino. Attraverso il racconto omerico si esplora quindi il mare come luogo di scoperta e di avventura, luogo mitico quanto reale, che contiene le storie di tutti.
Infine, martedì 16 dicembre, torna Corrado Bologna a conclusione della rassegna con “Il mare nell’Ariosto e nei poemi cavallereschi”. Poeta dei cavalieri e dell’amore, quando si pensa ad Ariosto non si pensa probabilmente al mare. Ma anche in questo poeta, che raccoglie e sintetizza tutta una tradizione non solo italiana, ma provenzale e latina del racconto cavalleresco, il mare è fonte di metafore e di immagini, luogo di viaggio e di battaglie, di grandi cambiamenti e trasformazioni, segnate dalle nuove terre a cui il mare dà accesso. Negli intrecci complicati delle trame ariostesche il mare si rivela spazio di movimento e cambiamento, di passaggio da una ad un’altra avventura.