A Laigueglia tutti in festa per la Madonna delle Penne

Venerdì 5 agosto, come da radicata tradizione ultra-secolare in occasione della festività liturgica della Madonna della Neve, a Laigueglia si celebrerà la festa di N.S. delle Penne presso il piccolo Santuario a Lei dedicato sul promontorio di Capo Mele.

Le funzioni del 5 agosto saranno aperte dalla tradizionale S.Messa delle ore 07.00, concelebrata dal parroco di San Matteo in Laigueglia e dal parroco “del cuore Immacolato di Maria di Andora.

Alle ore 17.00 altra S.Messa alla presenza delle autorità civili e militari con delegazioni della Marina Militare, Aeronautica Militare, Polizia, Carabinieri, Protezione Civile, Associazione Nazionale Marinai d’Italia con la Benedizione e successivo lancio in mare di una corona in memoria di tutti i marinai e pescatori periti in mare.

La S. Messa (caso più unico che raro nel suo genere) sarà anche ascoltabile dalle unità in mare sottostante il Santuario, come i pescatori di Laigueglia e della locale scuola vela, il diving club di Andora e tutti i privati che vorranno partecipare alla suggestiva cerimonia.

Programma del 5 agosto

– h. 06.00 “Cammino alle Penne” con partenza dalle Chiese Parrocchiali di Laigueglia e Andora alla volta del Santuario di N.S. delle Penne;

  • h. 07.00 S. Messa alle Penne, concelebrata con il Parroco e i fedeli della Parrocchia del Cuore Immacolato di Maria in Andora;
  • h. 16:15 Visita guidata al Santuario
  • h. 17.00 S. Messa alle Penne (ascoltabile anche dalle barche in mare)
  • h. 17.45 Deposizione in mare, antistante il Santuario, di una corona di fiori in memoria di tutti i pescatori e marinai;

L’interno della chiesa

Si presenta come un’aula rettangolare cui è addossato un massiccio portico, con volta a crociera molto bassa e chiuso verso monte.

Dal portico in ardesia ligure due finestrelle consentono di osservare l’interno e un ampio sedile offre sollievo al visitatore. In passato il portico aveva un’apertura più ampia, ristretta successivamente a causa dei cedimenti subiti dall’edificio.

Le aperture si trovavano su tutti i tre lati, come ancora adesso ben visibile è quella lato monte completamente richiusa, quella centrale appunto seriamente ridotta, e quella lato mare ridimensionata a praticamente una porta.

In facciata è ancora leggibile un’ampia finestra serliana, oggi totalmente occlusa per le ragioni di statica precedentemente accennate. Ai suoi lati, sempre richiuse, quelle che dovevano essere due nicchie esterne. La facciata lato mare presenta un pregevole affresco della M.dna delle Penne, ai suoi piedi il golfo di Laigueglia. L’iconografia della Madonna e la cornice dell’affresco, tipica spagnola confermano l’origine catalana del culto alla Madonna delle Penne.

L’interno è finemente barocco con pitture policrome a pastelli tenui, che ritroviamo sia a San Matteo che alla Chiesetta di Colla Micheri. L’abside del presbiterio, che segue un disegno a linea pentagonale, ha un altare di marmo con tre nicchie ed è suddiviso da paraste ornate di capitelli, nelle quali sono inseriti motivi barocchi dalla linea movimentata, ripresi dai calchi della Chiesa Parrocchiale di San Matteo.

Sotto la volta a botte lunettata corre un lineare cornicione, al di sopra del quale si aprivano un tempo nove finestre (oggi cinque sono chiuse), che inondavano di luce l’interno. La finestra centrale ospita ora una vetrata artistica dove è raffigurato un angelo che abbraccia una barca corallina. Anche il pavimento è quello caratteristico delle chiese di Liguria, dove spesso si adotta il connubio tra il marmo bianco e l’ardesia. All’interno si ritrovano numerosi ex-voto marinari donati nel corso dei secoli al santuario.

Alla sinistra dell’Altare si apre una porta che conduce al locale ora Sacrestia, in origine fu una postazione di difesa napoleonica, la batteria della “muerte”. Al piano di sopra si trova ancora l’originale “fugò” con il quale i soldati si preparavano da mangiare. Al pianterreno a fianco della porta esterna, troviamo una nicchia con Statua della Madonna con sotto il lavabo dove il celebrante usava lavare le mani prima di officiare le funzioni. L’acqua finiva nella grossa sottostante cisterna, che ripercorre il perimetro della stanza. L’acqua piovana infatti veniva raccolta dal tetto tramite grondaia e ivi convogliata.

Cenni storici

Le rocce di Capo Mele, sulle quali si staglia il piccolo Santuario di “Madonna delle Penne”, raccontano una storia e il suo piccolo mistero. Tutto cominciò con una statuetta di marmo raffigurante la Madonna, sul cui basamento era stata posta un’iscrizione: “Nuestra Senora de la Pena” (Nostra Signora della Roccia o della Rupe).

La piccola “Mado de Pene” fu portata a Laigueglia dai pescatori di corallo catalani che dal 1300 arrivarono nella nostra baia, in seguito a contatti con i monaci benedettini dell’isola Gallinaria.

E, presumibilmente intorno al 1650, gli stessi corallari (per lo più in arrivo da San Feliu in Catalogna) edificarono, su una precedente piccola cappella dedicata alla Madonna della Neve, un oratorio che i pescatori locali e i fedeli, nel passaggio dal catalano al dialetto ligure, “ribattezzarono” Madonna delle Penne.

Ancora oggi gli uomini di mare e non, rivolgono lo sguardo allo sperone roccioso che sovrasta Capo Mele, dove in suggestiva posizione a strapiombo sul mare, si trova il santuario della Madonna delle Penne dove viene celebrata ogni anno il 5 agosto la festa liturgica della Madonna della Neve.

E’ stato da sempre meta di devoti pellegrinaggi delle famiglie laiguegliesi e specialmente di quelle dei naviganti. Nei tempi andati, prima dell’apertura dell’attuale Aurelia, le giovani spose si recavano in atto di devozione e consacrazione alla B.V.Maria ad ascoltare la s.messa al Santuario. 

Prima del giorno della festa, il 5 agosto ricorrenza della Madonna della Neve, aveva luogo una novena alla quale prendevano parte donne e uomini del paese. Alla sera della vigilia vi era l’illuminazione esterna della chiesa ed il falò sul piazzale.  Il giorno della festa, dopo la processione da San Matteo, si celebravano di buon ora parecchie messe “basse” e la Confraternita di s.Maria Maddalena che vi interveniva processionalmente vi cantava l’Uffizio della B.V. e vi ascoltava la messa letta dal proprio Cappellano. Le funzioni del mattino terminavano con la messa grande. Alla sera vi era Vespro e Benedizione.

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