Mahatma Gandhi: la forza della non violenza, una mostra ad Altare
Il Museo dell’Arte Vetraria Altarese, in collaborazione con la Direzione Regionale Musei della Liguria, è lieto di ospitare negli spazi della Sala Conferenza del Museo il progetto fotografico proposto in occasione dell’anniversario della nascita del Mahatma Gandhi.
La mostra è ideata e presentata dall’Unione Induista Italiana – Sanatana Dharma Samgha in collaborazione con il Matha Gitananda Ashram.
L’esposizione propone una selezione di fotografie documentarie dedicate alla vita e al pensiero di Mohandas Karamchand Gandhi.
La mostra è stata curata della docente di storia dell’India presso la facoltà di Scienze Politiche dell’università di Pavia Simonetta Casci e il Centro Studi Sereno Regis. I pannelli presenti in mostra evidenziano le principali tappe del cammino di Mahatma Gandhi e raccontano i suoi sforzi eroici per trasmettere il valore del satyagraha, “la forza della verità”.
Questa si pone come una preziosa occasione di confronto e dibattito tra tradizione e modernità, offrendo anche spunti di riflessione sulle sfide della società di oggi. In particolare, negli ultimi tragici anni della sua vita, il vecchio Mahatma, che non si arrese di fronte al dilagare della violenza, ha ribadito l’importanza dell’azione di fronte all’ingiustizia.
Un messaggio attuale di impegno attivo come leader politico e riformatore sociale, tanto che il mondo continua a ricordarlo come uno dei più influenti innovatori dell’umanità.
Mahatma Gandhi affermò che: “La non violenza è la virtù dei forti.”
La mostra sarà visitabile dal 4 al 16 ottobre dalle ore 14:00 alle ore 18:00
L’Unione Induista Italiana (UII) – Sanatana Dharma Samgha è l’Ente religioso che rappresenta gli induisti in Italia. Il suo compito è quello di essere un punto di riferimento per i devoti induisti italiani e stranieri, i numerosi templi e le numerose comunità provenienti dall’India, da Mauritius, Sri Lanka, Bangladesh, ecc., che si sono stabilite in Italia e farsi loro portavoce con le istituzioni e con i media.
L’UII è riconosciuta ufficialmente dallo Stato italiano come Confessione religiosa. L’11 dicembre 2012, il Parlamento Italiano ha ratificato l’Intesa con l’UII.
Il Matha Gitananda Ashram è stato fondato nel 1984 da Paramahamsa Yogasri Svami Yogananda Giri, che ne è anche la guida spirituale (mahant). Il nome dell’Ashram è dedicato al Maestro di Svami Yogananda, Svami Gitananda Giri.
In questo luogo vive una comunità monastica basata sui fondamenti etici e religiosi dell’induismo: il Sanatana-dharma. L’Ashram è aperto a tutti, a chiunque abbia il desiderio di trovare se stesso, di conoscere e vivere secondo gli insegnamenti della tradizione indù, o anche a chi desideri passare un periodo di tempo in tranquillità. Un Ashram è sempre un luogo in cui vive e vibra l’ideale di uno yogi, un siddha o un saggio; non vi è distinzione tra il Maestro che risiede nell’Ashram e l’Ashram stesso. È un luogo concepito appositamente con l’intento di creare le condizioni ideali al progresso di chi aspira a realizzare la sua vera natura.
Definito da molti “Una piccola India in Italia”, il Matha Gitananda Ashrama è , un crocevia di culture, arti e tradizioni provenienti da tutto il mondo. Ha ospitato Ambasciatori, figure del mondo istituzionale e della politica, accademici, giornalisti, artisti e professionisti esperti in molti campi.
Tra le principali sedi dell’Unione Induista Italiana, al cammino di ricerca interiore e di servizio verso il prossimo, la comunità monastica accosta un vivo impegno nelle tematiche sociali e umanitarie. Nel corso degli anni ha organizzato convegni e incontri ponendo al centro di dibattito i principali aspetti che caratterizzano la vita oggi: dall’ecologia, al dialogo interreligioso, dall’educazione al valore della nonviolenza, per citarne solo alcuni.