La Biblioteca di Alassio acquisisce il Fondo Carossino

La Biblioteca di Alassio acquisisce il Fondo Carossino


Chiunque – nato dopo gli Anni Sessanta- abbia voluto approcciare una ricerca, uno studio su edifici, storie, monumenti della Città di Alassio ha sempre trovato in lui una risorsa insostituibile e preziosa. Antonio Carossino per tanti, Alassini e non, è stato una fonte inesauribile di racconti, storie, approfondimenti il tutto dettagliato da lettere, carteggi, cartoline, libri, testi, fotografie…

Nato il 18 febbraio 1920 Antonio ha prestato servizio nel Comune di Alassio quale archivista divenendo, per la sua passione e dedizione con studi personali e manoscritti, grande cultore della storia della Città di Alassio e della Liguria occidentale. Fu tra i fondadori dell’Associazione Vecchia Alassio, divenendo anno dopo anno “lo storico di Alassio”, contribuendo attraverso il suo libro “A m’aregordu” a tramandare i ricordi di fatti e personaggi alassini, del quotidiano ed i ricordi degli anziani che vissero la seconda metà dell’Ottocento.

Per questa sua grande passione e per lo straordinario lavoro di ricerca portato avanti nel tempo, l’Amministrazione comunale nel 2003 gli ha consegnato il prestigioso Alassino d’Oro e, più tardi, dopo la sua scomparsa avvenuta nell’ottobre del 2011, gli ha intitolato la sala riunioni al primo piano del Palazzo Comunale.

Nei giorni scorsi, ​presso l’Auditorium della Biblioteca Civica di Alassio, alla presenza del Sindaco Marco Melgrati, del Consigliere alla Cultura Paola Cassarino, del Dirigente 2°Settore Alfredo Silvestri e degli Eredi Carossino, si è conclusa la donazione al Comune di Alassio  del “Fondo Antonio Carossino”: Maddalena e Agostino Carossino, figlio dell’indimenticato Antonio, hanno infatti manifestato la volontà di donare al Sistema Bibliotecario alassino il materiale librario e archivistico raccolto dal padre in una vita di studi e ricerche.

“Un momento commovente – commenta la Consigliera incaricata alla Cultura Paola Cassarino – e un gesto che fa onore a Maddalena e ad Agostino e per il quale la Città di Alassio non può che gioire. Sono certa lo stesso Antonio ne sarebbe stato lieto, perchè altri dopo di lui potranno avvalersi del suo lavoro e portarlo avanti. Ricordo con quanta gioia condivideva informazioni e memorabilia. Ora il materiale opportunamente classificato sarà inserito nella parte archivistica all’interno della Sala Baldassarre della Biblioteca civica “Renzo Deaglio” del Comune di Alassio come “Fondo Antonio Carossino”.e sarà nostra cura valorizzarlo e promuoverlo per studi e ricerche”.