Porto di Savona, ora si punta a rimodellare i fondali dello scalo

Navi sempre più grandi e traffici in aumento hanno spinto l’Autorità di sistema portuale a varare un nuovo programma di dragaggi dei fondali nel porto di Savona. Se l’area davanti alla banchina del terminal di Costa Crociere era già stata adeguata tre anni fa, ora Palazzo San Giorgio punta a rimodellare
il fondale nella parte del bacino portuale savonese dove le navi da crociera manovrano per entrare, a circa
sessanta metri dalla Calata delle vele.

L’obiettivo dei tecnici coordinati dal direttore Giuseppe Canepa, e dalla dirigente del settore Opere marittime, civili e ferroviarie, Susanna Pelizza, è di portare la profondità dagli attuali otto o nove metri a circa dieci metri, adeguandola a quella in prossimità del terminal, che raggiunge gli undici metri.

In questo modo anche le navi più grandi, come Costa Toscana e Costa Firenze, potranno accedere e manovrare nella massima sicurezza e senza sollevare i sedimenti. Sono in corso le attività preliminari, che consistono nel prelievo di campioni dal fondale per determinarne con precisione la caratterizzazione, svolgendo analisi chimiche e ambientali dei materiali. Tutti i dati saranno poi inviati alla Regione
per le autorizzazioni necessarie.

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