Continua l’attività del “Comitato per la salvaguardia e la riforestazione della Posidonia” nel golfo di Alassio
Continua l’attività del “Comitato per la salvaguardia e la riforestazione della Posidonia” nel golfo di Alassio. L’iniziativa , che vede l’attiva partecipazione di varie associazioni alassine (Italia Nostra , WWF, Associazione Vecchia Alassio, gruppo subacqueo Sesto Continente, l’Associazione Balneari Alassini, Associazione Giovani Alassio), ha coinvolto l’Università di Genova e quella delle Marche, con i rispettivi Dipartimenti di Scienze della Vita e dell’Ambiente, che hanno predisposto un progetto sperimentale di riforestazione di Posidonia oceanica. A tale scopo , al più presto, verranno presi contatti con gli enti territorialmente competenti, Comune, Provincia e Regione, oltre ad esperti nel settore del monitoraggio marino, al fine di concordare i singoli ruoli e le relative responsabilità.
Ricordiamo che le praterie di P. oceanica ricoprivano, un tempo, i fondali della costa ligure in maniera continua, mentre a partire dalla metà del XVII secolo le crescenti pressioni antropiche hanno causato la perdita di oltre il 50% della loro superficie originaria.
Le fanerogame marine sono tra gli habitat più ricchi di biodiversità al mondo e sono gli ecosistemi più efficienti per quanto riguarda lo stoccaggio del carbonio atmosferico, oltre a svolgere un ruolo importante nella protezione della fascia costiera con un’azione di prevenzione dell’erosione del fondale marino e della costa.
Sarebbe questa una delle prime volte in Liguria che si potrebbe avere l’occasione di intervenire in modo naturale, per riequilibrare danni dovuti a sconsiderati interventi dell’uomo e ad eventi naturali disastrosi come lo fu la mareggiata del 2018.