Fondazione Canevari dona al Gaslini un megaserver da 70.000 euro per l’analisi dati in campo genomico

Fondazione Canevari dona al Gaslini un megaserver da 70.000 euro per l’analisi dati in campo genomico

“Grazie alla donazione della Fondazione Canevari, l’Istituto Giannina Gaslini dispone di un’infrastruttura di calcolo ad alte prestazioni. “Lo sviluppo delle nuove tecnologie per l’analisi del genoma sta rivoluzionando la ricerca biomedica. Grazie a questi progressi, oggi siamo in grado di acquisire in tempi sempre più brevi una enorme quantità di informazioni che necessita di piattaforme adeguate per la conservazione e l’analisi” spiega il vicedirettore scientifico dell’Irccs Giannina Gaslini, Federico Zara.

Si tratta di due server di calcolo equipaggiati con 8 processori Intel di ultima generazione per un totale di 200 core – l’equivalente di 50 computer – e due server di archiviazione con una capacità totale di 500 terabyte per la gestione e l’analisi dei dati ottenuti dal sequenziamento di migliaia di genomi.

“La Fondazione Canevari Demetrio nasce nel 1625 per volontà di un medico scienziato  e tra i suoi principali obiettivi c’era proprio quello di fornire supporto agli ospedali cittadini. Per questo siamo orgogliosi del nostro sostegno al Gaslini sperando che il nostro aiuto possa servire per implementare la ricerca e dare supporto per lo studio e la cura delle malattie dei bambini, in particolare del Neuroblastoma” spiega Enrico Doria Lamba, presidente Fondazione Canevari.

“La nuova infrastruttura, ospitata presso il Centro di Calcolo dell’ospedale pediatrico e gestita dall’Unità di Bioinformatica Clinica, fornirà un importante supporto alle attività di ricerca dell’Istituto che necessitano di elevate potenze di calcolo per l’elaborazione dei dati prodotti dalla ricerca, in particolare nell’ambito della cura e della ricerca sul Neuroblastoma, uno dei tumori più frequenti in età pediatrica, di cui l’IRCCS  Istituto  Giannina  Gaslini è uno dei più importanti centri italiani di riferimento. L’infrastruttura consentirà inoltre di potenziare le attività di genomica dell’Istituto per lo studio delle basi genetiche delle malattie rare tramite il sequenziamento del genoma” conclude il dottor Paolo Uva responsabile dell’Unità di Bioinformatica Clinica del Gaslini.