Il porto di Andora fra i partecipanti alla tavola rotonda di apertura della consultazione pubblica per costruire e condividere un Piano strategico 2023-2025 della Portualità

Il porto di Andora fra i partecipanti alla tavola rotonda di apertura della consultazione pubblica per costruire e condividere un Piano strategico 2023-2025 della Portualità

Il porto di Andora fra i partecipanti alla tavola rotonda, organizzata da Assonat, di apertura della consultazione pubblica per costruire e condividere un Piano strategico 2023-2025 della Portualità turistica italiana. All’incontro che si è svolto ieri a Roma, presso la sede di Confitarma e Istituto Italiano di Navigazione, ha preso parte il Presidente del CdiA dell’A.M.A., avv. Fabrizio De Nicola. Nel corso della riunione, i Porti Turistici si sono impegnati a fornire il proprio contributo per la definizione del nuovo Piano del Mare nazionale.

Alla tavola rotonda sono intervenuti, tra gli altri, insieme al presidente di Assonat Luciano Serra, il Ministro del Turismo Daniela Santanchè, la Senatrice Simona Petrucci, il presidente dell’Istituto Italiano di Navigazione e Direttore Generale di Confitarma Luca Sisto, il presidente di Assonautica Italiana Giovanni Acampora, il Capo reparto ambientale della Capitaneria di Porto Francesco Tomas.

E’ stata un’occasione ricca di spunti di riflessione su molti temi  che saranno portati ai tavoli di confronto istituiti dal Ministro per le politiche del mare – ha spiegato il presidente dell’A.M.A. Fabrizio De Nicola – I porti possono far sentire la propria voce, fare proposte in tema di contesti normativi e fiscali, valorizzando la necessità che sia riconosciuta al settore la valenza di impresa turistica Made in Italy che ha nel mare, negli approdi e nelle sue coste una risorsa unica. Senza dimenticare l’importanza della transizione energetica, della digitalizzazione e la necessità di costruire un network nazionale dei porti turistici. Crediamo fortemente che gli approdi possano essere maggiormente valorizzati, diventare presidi ambientali, porte per la conoscenza del territorio e essere protagonisti della Blue economy, intercettando anche fondi europei”.