Numeri da record per la Biblioteca Diocesana di Albenga

Numeri da record per la Biblioteca Diocesana di Albenga

La collaborazione tra le scuole e la Biblioteca Diocesana è una realtà consolidata e continua ormai da circa un ventennio. 

Quest’anno scolastico ha visto un potenziamento di tale attività, che porta un gran numero di studenti a conoscere la realtà della Biblioteca. Ben 67 classi, più di 1300 bambini e ragazzi sono stati coinvolti nelle varie attività proposte: visite guidate, laboratori didattici, percorsi tematici che hanno affrontato alcuni punti del programma scolastico, visti però sotto la lente affascinante e ricca di sorprese del libro, soprattutto di quello antico.

Particolarmente positiva è stata la collaborazione con il FAI (Fondo Ambiente Italiano) che ha deciso di realizzare le Giornate autunnali per la scuola proprio nella Biblioteca Diocesana. Dai bambini della Scuola dell’Infanzia ai ragazzi degli Istituti Secondari, le classi partecipanti hanno visitato i locali della Biblioteca e sono stati introdotti alla conoscenza dei libri più particolari e rari in essa conservati.

L’anno scolastico è proseguito con l’attuazione delle proposte didattiche elaborate all’inizio dell’anno: tra i percorsi maggiormente richiesti quello sulla favola, sulla Divina Commedia, e soprattutto quello dedicato ai Promessi Sposi. In quest’anno manzoniano, a 150 dalla morte del grande scrittore lombardo, molte classi hanno aderito all’attività intitolata “I Promessi Sposi: la vita quotidiana su quel ramo del lago di Como”. Prendendo spunto da alcune edizioni del romanzo presenti in Biblioteca, la visita guidata ha offerto una presentazione di alcuni aspetti della quotidianità del secolo XVII: l’abbigliamento, l’alimentazione, il mondo del lavoro, il tempo libero, la medicina.

Bilancio positivo, dunque, per questa collaborazione che fa emergere il valore della Biblioteca, luogo accogliente ed inclusivo, realtà capace di mantenere la propria funzione di mediazione del sapere in un mondo un po’ travolto dall’informazione digitale.

                                                                                                                                          Valeria Moirano