Oltre 100 manager a convegno per istituire il primo Distretto Benefit

Oltre 100 manager a convegno per istituire il primo Distretto Benefit

Oltre 100 manager, in rappresentanza di 56 fornitori, coinvolti in una giornata di lavoro per migliorare le performance in ambito sostenibilità e per istituire il primo Distretto Benefit. Si è svolta giovedì 6 luglio scorso a Imperia la “Giornata della Bontà 2023”, presso la sede di Fratelli Carli, l’azienda olearia ligure che dal 1911 vende direttamente al consumatore e consegna a domicilio i propri prodotti in Italia e all’estero.

Si tratta di un incontro – una vera e propria chiamata a raccolta – che, a partire dal 2015, riunisce il “Distretto di Bontà” e il “Distretto della Bellezza”, ovvero tutti i fornitori di materie prime, prodotti
finiti e componenti dell’azienda (ambito alimentare e divisione cosmetica Mediterranea). Si
aggiungono, da questa edizione, anche i fornitori di servizi.

In una full immersion durante l’intera giornata, oltre 100 manager in rappresentanza di 56 aziende si sono incontrati per lavorare insieme sui temi di innovazione sostenibile, a partire dai valori, dagli obiettivi e dalle azioni condivise nei “Codici” di sostenibilità per arrivare a raggiungere un obiettivo ambizioso: la creazione di un Distretto “Benefit”, ovvero capace di strutturarsi secondo l’impostazione delle “Società Benefit”. Grazie all’impegno corale si sono quindi identificate le “Finalità di beneficio comune” che l’intero Distretto si impegnerà a perseguire nei prossimi 24 mesi e le relative metriche di rendicontazione annuali.
Dalla sua prima edizione questo summit ha sempre portato al miglioramento degli obiettivi nell’ambito della responsabilità sociale e a misurare i progressi, con modalità condivise, che prendono in considerazione sia l’azienda fornitrice nella sua interezza che il singolo prodotto/servizio fornito a Fratelli Carli.

Per la valutazione delle aziende sono stati utilizzati diversi assessment messi a disposizione nel tempo dagli enti certificatori con cui l’azienda collabora, mentre per il prodotto il riferimento è stato l’analisi del ciclo di vita (SLCA), che ogni due anni viene rivisitato con ciascun fornitore, così da poter apprezzare i miglioramenti dei singoli processi. Una contaminazione tra i fornitori dell’azienda che permette un profondo confronto e proficuo scambio nell’ottica di crescere vicendevolmente e che, negli anni, ha già permesso di implementare strategie nel lungo termine: ben sette aziende della filiera hanno deciso di diventare B Corp o Società Benefit.