Mala movida, controlli potenziati e ricorso al progetto di “Cittadinanza attiva”

Mala movida, controlli potenziati e ricorso al progetto di “Cittadinanza attiva”

Presso il Palazzo del Governo si è svolta una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica presieduta dal Prefetto Enrico Gullotti.

I lavori si sono aperti con l’esame della situazione della sicurezza urbana nel  comune di Alassio, argomento che il Sindaco aveva chiesto di trattare a seguito di alcuni recenti episodi connessi alla movida estiva che avevano creato un certo allarme tra i cittadini residenti.

Al riguardo si è preso atto che i dati statistici sull’andamento della delittuosità – come già era emerso in occasione della precedente riunione del Comitato svoltasi presso il Palazzo Municipale alassino lo scorso 14 marzo – mantengono un trend assai positivo, facendo registrare una sostanziale diminuzione al termine del primo semestre del corrente anno.

Il Prefetto, dopo aver sottolineato l’importante contributo fornito dai sistemi di videosorveglianza comunali – che sono in fase di ulteriore implementazione – alle attività di prevenzione e di contrasto delle Forze di polizia, ha confermato che i dispositivi di controllo del territorio proseguiranno, in forma potenziata, per l’intera stagione estiva con l’impiego di contingenti dei Reparti Prevenzione Crimine della Polizia di Stato e con lo svolgimento di servizi ad “alto impatto” da parte dell’Arma, riservando  specifica attenzione alle fasce orarie serali ed ai fine settimana nonché al contrasto dei fenomeni di malamovida, di spaccio di sostanze stupefacenti e di abuso di bevande alcoliche.

In tale contesto si è evidenziato che l’ottima sinergia esistente con la Polizia locale – la quale grazie alle nuove assunzioni di personale ha ampliato le proprie capacità operative estendendole in ora notturna – consente un’azione coordinata, incisiva ed efficace sull’intero territorio comunale e, in particolare, in luoghi sensibili quali il centro cittadino e l’area prossima alla stazione ferroviaria, oltre che nella zona del molo Bestoso, presso cui sono stati attivati dall’Ente locale servizi di vigilanza privata a tutela dei beni pubblici e di osservazione per eventuali tempestive richieste di intervento da rivolgere alle Forze di polizia.

Il consesso valutata, inoltre, positivamente l’esperienza del “Protocolo di controllo di vicinato”, sottoscritto nel 2019, ha concordato di proporre al Ministero dell’Interno il rinnovo del documento, ritenendolo un utile strumento per promuovere virtuosi percorsi di “cittadinanza attiva”.

La riunione è proseguita con l’intervento del Sindaco di Loano, con il quale si è pure dedicato ampio spazio ad un aggiornato esame della situazione della sicurezza urbana in quel comune da cui non sono emerse, allo stato, particolari criticità, al di fuori dell’esigenza di mantenere un attento monitoraggio dei luoghi di maggiore assembramento, ove possono verificarsi fenomeni di spaccio di droga e di consumo eccessivo di bevande alcoliche.

Anche in questo caso si è concordato di proporre il rinnovo dell’apposito  Protocolo di controllo di vicinato sottoscritto, sempre nel 2019, con l’ente locale: strumento che ha ottenuto una convinta adesione da parte dei cittadini, comprovata dall’aumento del numero dei gruppi di volontari.

Durante la riunione si è, ancora, fatto riferimento ad una serie di furti compiuti recentemente ai danni di imprese agricole site in territorio di Quiliano.

Al riguardo si è preso atto che sono in corso attività di indagine a cura dei Carabinieri per l’individuazione dei responsabili di tali atti, anche attraverso approfondimenti in sede di investigazione scientifica.

Sul fronte della prevenzione si è disposta la sensibilizzazione dei servizi di controllo del territorio da parte delle Forze di polizia e si è condivisa l’opportunità di coinvolgere le organizzazioni di categoria dei produttori agricoli allo scopo di stimolare gli associati a porre in essere interventi per innalzare i livelli dei sistemi di difesa passiva delle aziende tramite l’installazione di impianti di allarme e videosorveglianza, con segnato riguardo alle rimesse dove vengono custoditi i mezzi e le attrezzature da lavoro.