Emergenza caldo e tutele per i lavoratori, Cia Savona: “Cassa integrazione solo in casi eccezionali”
Presa di posizione della Confederazione Italiana Agricoltori sul protocollo di intesa firmato a Genova, a livello regionale, per tutelare i lavoratori dalle ondate di calore a seguito delle temperature eccezionalmente elevate.
“I danni dal cosiddetto‘stresstermico’ per situazioni climatiche particolarmente avverse, sono indubbiamente aspetti prioritari da monitorare con le opportune azioni informative e preventive. Cia Savona, ad esempio, ha aderito alla campagna promossa dall’Inail #salviamocilapelle, tuttavia è opportuno evidenziare come le condizioni del microclima sono da tempo oggetto di attenzione da parte delle aziende agricole, che infatti rivedono forme, modalità, e soprattutto orari, dell’attività lavorativa all’aperto durante la giornata, attivando formule e soluzioni flessibili” afferma il direttore Cia Savona Gianluigi Nario.
“Dal nostro punto di vista, quindi, il ricorso alla cassa integrazione deve essere una misura estrema, motivata da un contesto climatico che rende effettivamente impossibile,durante l’orario giornaliero,il lavoro nei campi, nei terreni e nelle aree agricole destinate alla produzione” aggiunge Nario, con riferimento a temperature superiori ai 35° centigradi indicate nel medesimo protocollo per l’istruttoria di Cigordinaria. E si prevedono ammortizzatori sociali anche per il parametro relativo al tasso di umidità, che alimenta il disagio fisiologico per il caldo.
“La prevenzione suglieffetti per la salute, con malesseri o anche infortuni, è già parte integrante dell’organizzazione aziendale e lavorativa, che consente di evitare possibili conseguenze negative sugli addetti del comparto agricolo. L’esempio classico è la rimodulazione della pausa, dalle 12.00 alle 16.00, ma sono naturalmente adottate altre modifiche nell’ambito della specifica impresa”.
Al Comitato consultivo permanente interno all’Inail il compito di vigilare sull’applicazione concreta del nuovo protocollo per la sicurezza dei lavoratori conseguente ai cambiamenti climatici e ai possibili pericoli nella stagione estiva.
“Da parte di Cia Savona, considerato il numero di addetti impegnati nelle diverse filiere agricole del nostro territorio, massima collaborazione e interazione operativa al fine di tutelare e rendere sicurol’ambiente di lavoro agricolo, sviluppando ogni iniziativa di protezione dai cambiamenti climatici” conclude il direttore Cia Savona.