Al numero “1522” anti violenza, nei primi nove mesi, sono arrivate 429 telefonate

Al numero “1522” anti violenza, nei primi nove mesi, sono arrivate 429 telefonate

I dati dell’Istat relativi alle chiamate al numero di pubblica utilità 1522 contro la violenza di genere e lo stalking mettono in evidenza una crescita significativa di episodi di violenza sulle donne in Liguria.

Nei primi nove mesi le telefonate sono state 429, praticamente 50 ogni mese. E c’è stata una crescita da un trimestre all’altro di quest’anno: nel primo sono state 116, poi 120 e nell’ultimo 193. La Liguria è l’unica regione del Nord Ovest che ha fatto registrare questo aumento.

Nel dettaglio sono cresciute anche le chiamate delle vittime, nei primi 9 mesi del 2023 sono state 156: nei primi tre mesi erano state 37, poi 45 e quindi 74.

«Questi dati, così terribili, evidenziano un fenomeno radicato e strutturato nella nostra società ma la crescita di denunce conferma la fiducia che le donne ripongono nella Rete delle associazioni contro la violenza di genere, nelle Istituzioni e nelle Forza dell’Ordine . Ora è il momento di concentrarci sulla prevenzione di ogni forma di discriminazione a partire dal linguaggio, dalle espressioni quotidiane più diffuse nella nostra società sino ad arrivare a prenderci cura delle nostre finanze perché da entrambe dipende il nostro essere libere da stereotipi e vincoli culturali che ingabbiano i generi»,  spiegano Paola Bavoso, segretaria regionale Cisl Liguria ed Elena Semeria segretaria Fnp Cisl Liguria.

È un tema che sarà affrontato il prossimo 21 novembre nell’iniziativa organizzata da Cisl Liguria ed Fnp Cisl Liguria in vista del 25 novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Introdurrà i lavori Daniela Rosselli (coordinatrice Donne Cisl Liguria) e saranno coordinati da Paola Bavoso (segretaria regionale Cisl Liguria) ed Elena Semeria (segretaria Fnp Cisl Liguria). Tra gli interventi anche quelli di Mariarosa Biggi (consigliera nazionale Cif), Simona Bacigalupo (componente equipe Telefono Donna Centro Antiviolenza) ed Entela Sinani (componente dipartimento formazione e ricerca Fnp Cisl Liguria).

Il 25 novembre ricorrerà la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne: a Genova per l’intero mese di novembre sono previste oltre cinquanta iniziative diffuse su tutto il territorio e coordinate dal Comune di Genova.

Oltre alle iniziative già svolte, molteplici e trasversali sono le ulteriori proposte che comprendono conferenze, happening, spettacoli teatrali, mostre fotografiche e di disegni, concerti, presentazioni e reading letterari, testimonianze, lezioni gratuite di difesa personale, proiezioni di un documentario, tavole rotonde e webinar, un quadrangolare di calcio tra istituti scolastici superiori, un’esibizione di danza, la seconda edizione della Corsa contro la violenza sulle donne, la rassegna “Women Human Rights” nell’ambito della XIX edizione del Festival dell’Eccellenza al Femminile ed altro ancora.

Saranno anche inaugurate tre nuove panchine rosse: nel Municipio Medio Ponente in via Paolo Toscanelli, nel Municipio Centro Ovest nel Piccolo Parco Angeli delle Mura e nella sede Rai di corso Europa 125. Inoltre, l’associazione Donne Insieme offrirà una sedia rossa negli spazi del Centro Civico Buranello di Sampierdarena.

«Anche quest’anno, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, Genova propone un ricco calendario di eventi diffusi su tutto il territorio frutto del tavolo che il mio assessorato ha istituito con municipi e centri allo scopo di realizzare un proficuo coordinamento. È il risultato di numerose collaborazioni che coinvolgono Regione Liguria, Municipi ed altre istituzioni, i centri antiviolenza e le associazioni che sono costantemente attive per prevenire e contrastare questa emergenza sociale – sottolinea Francesca Corso, assessore alle Pari opportunità -. Crediamo che sia fondamentale fare rete, a tutti i livelli e con più soggetti possibili affinché di questi aspetti se ne parli il più possibile mantenendo sempre molto alta l’attenzione. È quindi auspicabile che tutte queste iniziative si moltiplichino raggiungendo un pubblico sempre più vasto ed eterogeneo perché è necessario stimolare una maggiore presa di coscienza nell’opinione pubblica e promuovere efficacemente i servizi messi a disposizione delle vittime di violenza senza dimenticare il grande valore di chi si occupa dell’accoglienza e del sostegno alle donne in difficoltà. Anche questo 25 novembre non dovrà passare invano ma essere momento di monito e riflessione».

Il calendario di eventi è da record per quanto riguarda le proposto e anche per il numero di soggetti coinvolti: Municipi, Università degli Studi di Genova, Rai Liguria, Wall of Dolls Onlus, Pro Loco Maris, Teatro dell’Ortica, Centro per non subire violenza, Udi, Cisl, Ordine delle professioni infermieristiche, Associazione Il Concento, Centro Cultura, Formazione e Attività Forensi dell’Ordine degli Avvocati di Genova, Teatro Nazionale Sala Mercato, Teatro di Strada Nuova, Centro Antiviolenza Mascherona, ARCAT, Genitori insieme Odv, Associazione Culturale Ce.s.l.i.t., Zonta Club, UGL Metalmeccanici Liguria, Lions Club, Medea contro la violenza, Circolo Angeli, Civ di Carignano, Rotary Club San Giorgio, Genova Dreams, Associazione Donne Insieme, Festival dell’Eccellenza al Femminile, Teatro dell’Arca, Associazione Giocando in Tono, Teatro Italiano del Disagio ed altri soggetti.

«Dobbiamo ribadire con forza la condanna contro ogni forma di violenza nei confronti delle donne e con altrettanto impegno continuare a lavorare per mettere in campo tutte quelle iniziative di informazione, educazione, sensibilizzazione, affinché questo fenomeno venga sconfitto. Il lavoro più importante è certamente prevenire e indurre, specialmente i giovani, al rispetto della persona fin dai primi anni di scuola. Per questo non bisogna mai smettere di creare occasioni per riflettere insieme sulle origini e la natura di questo fenomeno e, soprattutto, sulle strategie da utilizzare per il suo superamento», afferma Simona Ferro, assessore alle Pari opportunità di Regione Liguria.