Padre Zanotelli a Savona e Cogoleto per ricordare i “Profeti di speranza e di pace”

Padre Zanotelli a Savona e Cogoleto per ricordare i “Profeti di speranza e di pace”

In collaborazione con la Diocesi di Savona-Noli, la Comunità San Benedetto al Porto e Pax Christi Punto Pace Cogoleto Hélder Câmara dal 25 al 27 novembre la Fondazione Ernesto Balducci proporrà tre giornate di riflessione e memoria dal titolo “Fare memoria del bene ricordando padre Ernesto Balducci, don Lorenzo Milani, don Andrea Gallo, monsignor Luigi Bettazzi – Profeti di speranza e di pace”.

Sabato alle ore 18 nella Chiesa San Benedetto al Porto a Genova padre Alessandro Zanotelli, missionario comboniano e fondatore di diversi movimenti italiani per la pace e la giustizia solidale, presiederà la messa in ricordo di monsignor Bettazzi, presidente di Pax Christi Italia dal 1968 al 1985. Seguiranno un momento conviviale e alle 20:30 la proiezione del video “Ernesto Balducci. Una voce profetica”. Interverranno la presidente della fondazione Grazia Bellini e lo stesso Zanotelli.

Domenica alle 10:30 nella Chiesa San Giovanni Battista in San Domenico, in via Alfonso Mistrangelo, il sacerdote celebrerà la messa. A Cogoleto alle 14:45 nel Giardino della Convivialità delle Differenze, in località Beuca, presenzierà alla dedicazione di un albero a Bettazzi nel giorno del suo centenario. Alle 15:45 all’Oratorio San Lorenzo, in largo della Pace, interverrà sul tema dell’iniziativa.

Lunedì alle 21 al Centro Diocesano Pastorale “Città dei Papi”, in via dei Mille 4, verrà proiettato nuovamente il filmato su Balducci. Introdurranno padre Sergio Sereni, vicepresidente della fondazione e provinciale dei Chierici Regolari Poveri della Madre di Dio delle Scuole Pie (Scolopi), e il vescovo di Savona-Noli Calogero Marino. La relazione sarà a cura dello scrittore Anselmo Palini.

“In un tempo in cui la guerra è arrivata nel cuore dell’Europa e ha sconvolto anche i fragili equilibri in Medio Oriente, facendoci piombare nella precarietà e scoprire la nostra fragilità, abbiamo la necessità di coltivare speranza e fiducia – commenta Palini – Parlare dei profeti di speranza è, per usare le parole di papa Francesco, raccontare storie che profumano di Vangelo, percorrere strade che vogliono offrire una prospettiva di vita a questo nostro mondo disorientato e confuso, offrire uno sprazzo di luce in questo momento di buio”.

“In un tempo in cui il motto latino ‘Si vis pacem para bellum’ è tornato in auge e si ritiene da più parti che con le armi sia possibile risolvere controversie e problemi internazionali è essenziale riproporre la testimonianza di chi ha testardamente indicato le strade della non violenza, del dialogo, della collaborazione, della convivialità delle differenze – prosegue – In questo senso vanno gli insegnamenti che ci hanno lasciato padre Balducci, don Milani, monsignor Bettazzi, don Gallo e tanti altri ancora”.

“Di fronte ai massacri e alle devastazioni che la guerra ci pone quotidianamente davanti, i profeti di speranza ci invitano a fare nostro il motto ‘Se vuoi la pace preparala, costruiscila’, al fine di dare una prospettiva alle nostre comunità e al mondo intero – conclude – I profeti di speranza credono testardamente nel sogno di Isaia di un mondo in cui il diritto e la giustizia abbiano stabile dimora”.