I vescovi della Liguria in Vaticano per la “visita ad limina Apostolorum”

I vescovi della Liguria in Vaticano per la “visita ad limina Apostolorum”

La “visita ad limina Apostolorum”, pratica che affonda le sue radici nei primi secoli della Chiesa, per i vescovi liguri si rinnoverà da oggi a venerdì. Non avveniva dal 2013 e sarà un evento importante per la vita delle diocesi della Regione Ecclesiastica Liguria (Genova, Albenga-Imperia, Chiavari, La Spezia-Sarzana-Brugnato, Savona-Noli, Tortona, Ventimiglia-San Remo). Nel linguaggio ecclesiastico l’espressione indica la visita (il pellegrinaggio) a Roma alle tombe degli apostoli (“ad limina Apostolorum”) Pietro e Paolo. A questo aspetto spirituale si unisce l’incontro con il Papa per un esercizio di comunione e scambio di notizie sulla vita delle Chiese particolari.

Per i Vescovi, eredi del ruolo degli Apostoli, è un’opportunità per incontrare il capo del loro collegio e successore dell’apostolo Pietro. Da parte del Pontefice è un’occasione per esercitare il suo servizio universale a favore delle Chiese particolari. Concretamente la “visita ad limina Apostolorum” prevede molti momenti e ha un calendario intenso. L’incontro dei Vescovi con papa Francesco, in programma il 12 febbraio, rappresenterà il clou della visita romana ma è idealmente un pellegrinaggio delle Chiese liguri compiuto per motivi logistico pratici dai loro Vescovi.

Un pellegrinaggio che prevede la celebrazione dell’Eucaristia nelle quattro basiliche papali (San Pietro, San Paolo fuori le mura, Santa Maria Maggiore, San Giovanni in Laterano), nella celebrazione del “rito delle Ceneri” per l’inizio della Quaresima, mercoledì 14 febbraio, presso la Basilica Santa Sabina all’Aventino, nei colloqui con il Santo Padre e i dicasteri della Curia Romana che lo coadiuvano nel servizio alla Chiesa universale. Saranno cinque giorni intensissimi per i nostri Vescovi, impegnati quotidianamente nei diversi adempimenti. L’incontro con ogni dicastero (ne sono previsti tredici) dura mediamente tra l’ora e l’ora e mezzo.

Alla visita parteciperanno tutti i vescovi della regione ecclesiastica ligure, i quali vivranno quei giorni insieme nella Residenza Santa Marta nella Città del Vaticano. La “visita ad limina” è stata preceduta in questi mesi da una laboriosa preparazione: compiere un “check up” pastorale alle Chiese diocesane liguri non è semplice. Ogni Diocesi ha preparato un corposo dossier con le risposte ai ventitré quesiti del questionario allestito dalla Santa Sede, illustrando con uno sguardo a 360 gradi la situazione sociale e della comunità cristiana nelle diocesi stesse, la vita di fede e dei sacramenti, l’attività pastorale e degli uffici amministrativi, etc.

L’incontro con i dicasteri vaticani non trova certamente i vescovi impreparati: sarà aperto da un’introduzione riassuntiva della situazione regionale sul tema in argomento, tenuta dal vescovo delegato per quello specifico ambito: Dottrina della Fede, Catechesi e Annuncio vescovo Luigi Ernesto Palletti; Liturgia vescovo Guido Marini; Servizio della Carità e della Salute vescovo Calogero Marino; Clero e Vita Consacrata vescovo Guglielmo Borghetti; Laicato arcivescovo Marco Tasca; Famiglia e Vita vescovo Antonio Suetta; Pastorale Giovanile e Vocazionale vescovo Calogero Marino; Evangelizzazione dei Popoli e Cooperazione tra le Chiese vescovo Guido Marini; Ecumenismo e Dialogo Interreligioso vescovo Luigi Ernesto Palletti; Educazione, Scuola e Università vescovo Giampio Devasini; Problemi Sociali – Lavoro – Giustizia e Pace arcivescovo Marco Tasca; Migrazioni vescovo Calogero Marino; Tutela dei Minori e delle persone vulnerabili vescovo Guglielmo Borghetti; Beni Culturali ed Edilizia di Culto vescovo Giampio Devasini; Comunicazioni Sociali vescovo Giampio Devasini).

I vescovi delle diocesi liguri chiedono ai fedeli di “accompagnare la ‘visita ad limina’ con una generosa dose di preghiera affinché si realizzi ciò che con parole efficaci spiegava sant’Ireneo, vescovo di Lione del III secolo: ‘Con la Chiesa di Roma, a cui Pietro e Paolo annunciarono il Vangelo e che essi consacrarono coll’effusione del loro sangue, per la sua posizione più importante di primato, devono concordare tutte le Chiese di ogni luogo’ (Adv. Haer.). È anche questa una tappa nel cammino di comunione sinodale che le Chiese particolari liguri vogliono compiere insieme, ancor più indicativo considerato che siamo nell’anno che precede il Giubileo 2025, in cui tutti saremo invitati a pellegrinare a Roma per attingere al grande serbatoio della divina misericordia e del perdono”.