La lotta alla mosca dell’olivo, esperti a confronto ad Arnasco

La lotta alla mosca dell’olivo, esperti a confronto ad Arnasco

Presso la Cooperativa Olivicola di Arnasco, si è tenuto un incontro dimostrativo su “La lotta alla mosca dell’olivo. Prodotti e macchinari per interventi di difesa in olivicoltura: il progetto OLIG+ DEMO Buone Pratiche” (PSR Regione Liguria M.01.02). L’incontro ha avuto come obiettivo l’aggiornamento sulle principali tecniche di difesa in olivicoltura, la descrizione dell’efficienza di applicazione di alcune di esse e una dimostrazione sulle tecniche operative per il monitoraggio della presenza e dell’attività di Bactrocera oleae (più comunemente chiamata mosca dell’olivo) in oliveto.

Durante l’incontro i tecnici relatori invitati hanno sviluppato diversi argomenti attraverso 8 relazioni. Oltre alla presenza di interventi dimostrativi effettuati da tecnici di CeRSAA, sono intervenuti all’incontro tecnici afferenti a Bayer Cropscience s.r.l., Serbios s.r.l, FMC Agro Italia s.r.l, Syngenta Italia, C.B.C. Europe s.r.l. Biogard Division, Sipcam Italia SpA.

Aspetto affrontato da tutti i relatori e oggetto anche di uno specifico momento dimostrativo, è stato il monitoraggio delle popolazioni di fitofago e, in particolare, il campionamento di drupe da effettuarsi in campo per la definizione dello stato della infestazione.

La pratica del monitoraggio, ed in particolare di quello partecipato, ovvero realizzato da gruppi di coltivatori a supporto delle reti di monitoraggio ufficiale, rappresenta l’unico strumento in grado di fornire capillare informazione a livello territoriale per una corretta gestione degli interventi di difesa e per il loro adeguamento alle diverse situazioni colturali che possono presentarsi localmente.

Tra le principali strategie proposte e tecnicamente descritte attraverso diversi interventi dimostrativi, sicuramente l’utilizzo di trappole per la cattura massale del fitofago e la strategia attract&kill sono state quelle di maggiore interesse. In particolare, ampia discussione si è avuta attorno alla scelta del corretto posizionamento nell’oliveto delle trappole, nonché sulle modalità di esecuzione di trattamenti attract&kill.

Similmente, ampia discussione e descrizione dimostrativa delle tecniche di applicazione si è avuta relativamente a formulati di sostanze ad azione repellente tra cui caolino e polvere di roccia, particolarmente interessanti per l’impiego in protocolli di difesa ottemperanti le norme di agricoltura biologica.

Da ultimo, si è accennato alle possibilità di lotta a Bactrocera oleae anche mediante impiego di formulati a base di Azadiractina A. Nello specifico, sono stati riportati dati sperimenti circa le possibilità di impiego in oliveto anche di questa sostanza che potrebbe, in prospettiva, integrare i protocolli di difesa disponibili.

A termine dell’incontro, che ha visto la partecipazione di oltre 50 tra tecnici e coltivatori, ampio spazio è stato dato al dibattito ed alla discussione delle possibilità applicative delle differenti strategie descritte durante la dimostrazione.