
Il Comune di Imperia pensa alla riqualificazione del lungomare Colombo
Riqualificare il lungomare Cristoforo Colombo al Prino è una delle priorità inserite nel piano organizzativo dei lavori pubblici dell’Amministrazione comunale che ha stanziato 1.600.000 euro. Un’opera che prevede la sua completa trasformazione con un conseguente miglioramento sia per la viabilità che per la sicurezza che per lo sviluppo turistico della zona. L’intervento, secondo l’idea progettuale del Comune, migliorerà le strutture pubbliche con la sistemazione sia della passeggiata che della strada e prevedendo anche un nuovo riposizionamento dei dehors. E’ stata l’architetto Silvia Rizzo insieme all’ingegnere Stefano Negro ad elaborare il progetto per la riqualificazione del Borgo. E’ intenzione dell’Amministrazione cercare di organizzare i lavori in modo da permettere un ottimale svolgimento della stagione turistica sia per il 2024 che per il 2025 cercando tuttavia di accelerare i tempi di progettazione ed affidamento lavori. Per questo motivo è già stato ipotizzato un calendario dell’intervento: il 1 settembre con le opere propedeutiche al cantiere, il 16 settembre per le lavorazioni sul lungomare e successivamente il 30 settembre per le lavorazioni sull’arenile in fregio allo stesso prevedendo anche doppi turni di lavoro per tutto il periodo di cantiere. Quindi le aree attualmente concesse in uso agli operatori commerciali (dehors/aree attrezzate) lato passeggiata dovranno essere liberate di ogni arredo struttura ed impianto entro e non oltre il 15 settembre proprio perché il 1 settembre inizieranno i lavori. Il 30 settembre poi dovranno essere liberati i locali sottostanti la passeggiata. “Al termine dei lavori gli interessati ed aventi diritto – fa sapere il Comune – dovranno richiedere una nuova occupazione nel rispetto delle tipologie di spazi previsti nel progetto esecutivo avendo cura di richiedere tutte le autorizzazioni con speciale riferimento alla autorizzazione paesaggistica inerente le nuove strutture proposte. La durata delle nuove occupazioni potrà essere richiesta per un massimo di 6 anni”.