Ottobre De André, sul palco ad Albenga la vita di Fabrizio
Sabato 5 Ottobre alle ore 17 sul palco del Teatro Ambra per Ottobre De André, la manifestazione ideata e organizzata dai Fieui di caruggi in collaborazione con il Comune di Albenga, andrà in scena “Nome: Fabrizio, Cognome: De Andrè”. Scritta da Gino Rapa la rappresentazione è un omaggio all’umanità del cantautore genovese, presentato non solo come personaggio pubblico (COGNOME: DE ANDRE’), ma soprattutto come uomo, con le sue debolezze, i suoi sogni e i suoi compromessi (NOME: FABRIZIO).Si tratta di unavicenda suggestiva, capace di fare sorridere e di commuovere nello stesso tempo. Una storia dunque, non un concerto, un percorso teatrale attraverso gli amori, le amicizie, i drammi di Fabrizio De André anche se non mancheranno interventi musicali, affidati alla chitarra e alla calda voce di MARISA FAGNANI, simbolo dell’ interiorità, dell’ispirazione dell’indimenticato Faber.Presentata per la prima volta nel febbraio 2011ha sempre fatto registrare ovunque il tutto esaurito con grande successo di pubblico e di critica. Dopo una lunga pausa viene riproposta in previsione di una “ripartenza” a livello nazionale. Nell’occasione saliranno sul palco del Teatro Ambra i protagonisti della prima rappresentazione.
MARIO MESIANO, oltre a curare la regia, sarà Fabrizio De André. CARLA MIGLIARDI sarà Nina, l’amica d’infanzia. Dori Ghezzi, il grande amore, avrà il volto di SABRINA BONANATO, mentre NANDO RIZZO sarà un bandito sardo. Con la partecipazione straordinaria di GIORGIO CAPRILE, un toccante Paolo Villaggio, complice di bizzarre avventure giovanili e di genialate musicali.
Ospite d’onore e madrina dell’evento sarà Alice De Andrè. Nata a Tempio Pausania, in Sardegna la terra tanto amata da nonno Fabrizio e papà Cristiano, è appassionata di mare, montagna e libri. Il suo grande amore rimane tuttavia la recitazione, il teatro. Recentemente è apparsa nello sceneggiato televisivo sulla vita di Paolo Villaggio. Forte è il suo impegno con i ragazzi autistici (Asperger) che aiuta, proprio tramite il teatro, a superare i propri disagi. Per loro e con loro ha portato in scena Take me out: l’eroe che c’è in me. Di nonno Faber ricorda: “Prima della sua morte mia mamma, incinta di me, lo andò a trovare in ospedale. Guardandola negli occhi le ha accarezzato la pancia. E’ stato il nostro unico contatto, ma io lo porto nel cuore. Attraverso le sue parole e le sue canzoni rimane il mio punto di riferimento”.
Pochissimi posti ancora disponibili presso il Bar Ai Giardinetti in piazza del Popolo ad Albenga.