Savona ha approvato l’atto di indirizzo per la costituzione di una Fondazione di Partecipazione come modello gestionale per Palazzo della Rovere

Savona ha approvato l’atto di indirizzo per la costituzione di una Fondazione di Partecipazione come modello gestionale per Palazzo della Rovere

La Giunta comunale di Savona ha approvato l’atto di indirizzo per la
costituzione di una Fondazione di Partecipazione come modello gestionale per Palazzo della
Rovere, luogo cruciale nel dossier di candidatura a Capitale italiana della cultura, pensato come hub
culturale del Nord Ovest.
Una scelta strategica che punta a garantire una gestione sostenibile e condivisa del futuro cuore
culturale della città, con l’obiettivo di coinvolgere partner pubblici e privati, ma che si dà anche
l’obiettivo di creare un soggetto capace di portare avanti progettualità culturali e sociali di alto
profilo e di rilevanza nazionale.
“Palazzo della Rovere rappresenta il fulcro del nostro percorso verso Savona Capitale Italiana
della Cultura 2027 – spiega il sindaco Marco Russo – Con questa delibera mettiamo un altro
tassello per creare uno spazio vivo, inclusivo e partecipato, capace di rispondere ai bisogni della
comunità e di attrarre energie nuove. In questo modo dimostriamo di voler fin d’ora dare
concreto seguito a quanto previsto nel dossier di candidatura. La Fondazione di Partecipazione è
lo strumento che ci permetterà di mantenere una regia pubblica, aprendoci al contributo di
soggetti che condividano la nostra visione di sviluppo culturale e sociale e di elaborare una
proposta culturale di alto livello”.
Con la delibera approvata questa mattina la giunta demanda agli uffici il compito di “avviare le
verifiche di tipo amministrativo, giuridico e contabile, approfondendo e affinando le ipotesi di
Piano Economico Finanziario; individuare e sentire i soggetti del territorio che, per specifica
mission, potrebbero associarsi in partecipazione alla istituenda Fondazione”.
Il nuovo polo culturale, progettato con il supporto dell’esperta internazionale Antonella Agnoli, sarà
uno spazio innovativo, non solo dedicato alla conservazione e al prestito librario, ma pensato come
un luogo di incontro, produzione e fruizione culturale, di respiro nazionale e internazionale.
Saranno previsti ambienti flessibili per laboratori, coworking, mostre, eventi, oltre a una caffetteria
aperta alla cittadinanza.
La scelta della Fondazione di Partecipazione è frutto di un’analisi approfondita condotta dalla
società BASE di Milano, eccellenza nazionale nella gestione di spazi culturali rigenerati. BASE ha
esplorato diversi modelli di governance, sulla base dei quali, d’intesa con l’Amministrazione, è stata
individuata la Fondazione come lo strumento più adeguato a bilanciare l’esigenza di mantenere una
governance pubblica con quella di coinvolgere attivamente soggetti esterni, sia in termini di
competenze che di risorse.
La Fondazione sarà un ente giuridico senza scopo di lucro, nel quale il Comune sarà socio fondatore
insieme a potenziali partner pubblici e privati. “Questa forma gestionale consente di integrare
competenze diversificate, garantendo solidità economica e una gestione sostenibile nel tempo”,
aggiunge il sindaco.
L’Amministrazione ha già avviato i primi contatti con enti, istituzioni e soggetti del territorio
potenzialmente interessati a partecipare alla Fondazione. “Palazzo della Rovere – conclude Russo –
non sarà solo un edificio stori