Il Gaslini guida le nuove strategie globali per curare la dermatomiosite giovanile

Il Gaslini guida le nuove strategie globali per curare la dermatomiosite giovanile

Sono state pubblicate su Annals of the Rheumatic Diseases, una delle riviste scientifiche di maggiore rilievo nel campo della reumatologia e indicizzate su PubMed, le nuove raccomandazioni internazionali per l’applicazione della strategia terapeutica “treat-to-target” nella cura della dermatomiosite giovanile. Il documento è il frutto di un progetto collaborativo multinazionale coordinato dal professor Angelo Ravelli, direttore scientifico dell’Istituto Giannina Gaslini di Genova e past-president della Società Europea di Reumatologia Pediatrica (PReS).

Le raccomandazioni sono state elaborate durante una consensus conference internazionale svoltasi a ottobre a Genova, nella sede della Gaslini Academy a Villa Quartara, che ha riunito 40 esperti provenienti da 20 Paesi.

“Il risultato di questo lavoro conferma il ruolo di primo piano della Reumatologia del Gaslini nella definizione delle strategie terapeutiche più efficaci per i bambini affetti da malattie reumatiche. Coordinare un progetto internazionale di tale portata significa non solo contribuire in modo concreto all’evoluzione della pratica clinica, ma anche ribadire l’impegno costante del nostro Istituto nel migliorare la qualità di vita dei piccoli pazienti, offrendo loro cure sempre più mirate, tempestive e basate sulle migliori evidenze scientifiche disponibili” commenta il professor Ravelli.

Le malattie reumatiche pediatriche rappresentano un gruppo eterogeneo di patologie autoimmuni caratterizzate da infiammazione sistemica, che può coinvolgere organi come articolazioni, reni, occhi, polmoni, cervello, cuore, muscoli e pelle. Tra le più comuni si annoverano l’artrite idiopatica giovanile, il lupus eritematoso sistemico, la dermatomiosite giovanile, la sclerodermia e le vasculiti sistemiche. Si tratta spesso di patologie croniche che, se non trattate adeguatamente, possono causare danni irreversibili e compromettere la qualità della vita.

L’approccio treat-to-target

Negli ultimi anni è emersa l’opinione che un ulteriore miglioramento della prognosi delle malattie reumatiche possa essere ottenuto attraverso l’applicazione di una nuova strategia terapeutica, denominata treat-to-target.

“Negli ultimi decenni, l’introduzione dei cosiddetti farmaci modificatori della risposta biologica ha rivoluzionato il trattamento di queste condizioni, ma rimane una percentuale significativa di pazienti che non risponde in modo soddisfacente alle terapie. In questo contesto si inserisce la strategia “treat-to-target” (T2T), già applicata con successo in altre specialità come la cardiologia e la diabetologia. Questo approccio è mirato a raggiungere, attraverso la combinazione ottimale dei farmaci innovativi e tradizionali, una rapida e profonda soppressione del processo patologico e a mantenerla nel tempo. L’applicazione del treat-to-target presuppone la definizione, prima dell’inizio del trattamento, sia dell’obiettivo (target) terapeutico ideale (ad esempio la remissione della malattia) che dell’intervallo di tempo richiesto per il suo raggiungimento, oltre alla scelta di una misura clinica standardizzata per la definizione del target. Dopo l’avvio della terapia, il paziente deve essere valutato ad ogni visita successiva per verificare, attraverso la misurazione dell’attività di malattia, se l’obiettivo prefissato è stato conseguito” spiega il professor Ravelli.

L’adozione della strategia treat-to-target nelle malattie reumatiche dell’adulto ha portato a risultati terapeutici più soddisfacenti rispetto agli schemi convenzionali.

Poiché le malattie reumatiche non hanno un singolo parametro di riferimento, sono stati sviluppati indici compositi per quantificare in modo affidabile l’attività globale della malattia. La Reumatologia del Gaslini ha avuto un ruolo pionieristico nella creazione e validazione di molti di questi indici oggi utilizzati a livello internazionale. Il professor Angelo Ravelli è stato chiamato a guidare i gruppi internazionali che hanno definito le strategie T2T per artrite idiopatica giovanilelupus eritematoso sistemico pediatrico e, da ultimo, per la dermatomiosite giovanile.

Questi risultati rafforzano la leadership scientifica dell’Istituto Gaslini a livello internazionale e testimoniano il continuo impegno nella ricerca di trattamenti sempre più efficaci e personalizzati per bambini e adolescenti affetti da patologie complesse.