Nuovo nido di tartaruga scoperto a Riva Ligure

Nuovo nido di tartaruga scoperto a Riva Ligure

Ieri nel primo pomeriggio, una tartaruga è stata avvistata fuori dall’acqua nel tratto di spiaggia libera di Riva per poi rimmergersi. La Guardia Costiera, allertata dal pubblico, ha segnalato l’evento al Gruppo Ligure Tartarughe (GLIT) e all’associazione Delfini del Ponente. I biologi e i volontari di Delfini del Ponente, in coordinamento con il GLIT, si sono recati sul posto e hanno potuto assistere alla seconda uscita dell’esemplare dall’acqua, tra le ore 19 e le ore 20.

Una volta che la tartaruga è tornata in mare, è stata verificata l’effettiva presenza delle uova, posizionate a 24 metri dalla battigia e a una profondità di 35 centimetri.

Si sta procedendo al posizionamento di gabbie e transenne di protezione e il Comune si è attivato per predisporre l’ordinanza per la gestione del sito.

In questi giorni verranno collocati i data logger per la registrazione della temperatura e prelevati i campioni di sedimento.

Il GLIT – Acquario di Genova, coordinatore, Arpal, Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta e Università di Genova – coordinerà le attività tecnico-scientifiche con il supporto di Delfini del Ponente sia per il presidio del nido sia per le attività di divulgazione e sensibilizzazione.

Step essenziali per una corretta gestione delle nidificazioni

In caso di avvistamenti di esemplari in deposizione sulla battigia o di tracce sulla sabbia, è necessario segnalare immediatamente l’evento alla Guardia Costiera al 1530 o 112 che attiverà la corretta procedura di intervento segnalando l’avvistamento all’Acquario di Genova, coordinatore del GLIT.

Il GLIT coordinerà le attività tecnico-scientifiche sul territorio.

Sulla base della temperatura media in prossimità del nido che viene registrata con l’utilizzo di data logger, il GLIT effettua delle previsioni di emersione sulla base delle quali il Comune, con il supporto del GLIT, pianifica la gestione della spiaggia e delle luci in modo da non creare disturbo e favorire la fuoriuscita dei piccoli.

In prossimità della data di emersione prevista, normalmente non prima del 40-45° giorno dalla deposizione, viene predisposto un corridoio protetto e intensificata l’attività di sopralluoghi con presidio anche notturno da parte delle associazioni e dei volontari coinvolti.

In caso di formazione del caratteristico cono che rappresenta il primissimo step della possibile schiusa delle uova, viene allestito il corridoio ombreggiato dal nido al mare per proteggere maggiormente gli eventuali piccoli nella breve strada da compiere fino all’acqua e posizionata una bindella per le misurazioni.

Nel momento della schiusa e dell’emersione dei piccoli, lo staff GLIT e i volontari monitorano l’evento evitando disturbi esterni, conteggiando i nati e scattando fotografie, senza uso di flash, con riferimenti alle dimensioni dei piccoli.

In parallelo all’attività di monitoraggio, come avvenuto nel 2024, vengono organizzati incontri e momenti di informazione e sensibilizzazione per tutti i cittadini interessati per condividere l’importanza e l’emozione di un momento che fa parte del comune patrimonio naturale cui ognuno è chiamato a dare un contributo.