
Corte conti parifica bilancio 2024 Regione Liguria
La Corte dei conti della Liguria ha parificato il Rendiconto di bilancio 2024 della Regione Liguria, con l’eccezione delle voci che riguardano la cartolarizzazione di Arte, con cui nel 2011 l’allora giunta Burlando aveva fatto fronte all’ingente debito sanitario.
I giudici contabili hanno sottolineato, ancora una volta, che la Regione non ha mai registrato l’operazione come un debito.
Diminuisce il debito residuo della Regione Liguria ma ci sono ancora ritardi nella realizzazione delle opere finanziate con i fondi del Pnrr, in particolare in ambito sanitario. Ambito sanitario che registra un aumento complessivo del 14,2% dei costi. È quanto emerge dalla relazione del consigliere Donato Centrone nel corso del giudizio di parificazione del bilancio della Regione Liguria da parte della Corte dei conti. La relazione è stata introdotta dalla presidente della Sezione regionale di controllo, Maria Teresa Polverino. “Nel 2024 – ha spiegato il magistrato – la Regione non ha contratto nuovo debito. Al termine dell’esercizio, l’esposizione debitoria residua risulta pari a 300,8 milioni di euro, registrando una diminuzione, rispetto all’anno precedente, di circa 135 milioni”. La Regione Liguria è soggetto attuatore di 210 interventi finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e di 11 finanziati dal Piano nazionale per gli investimenti complementari, per un totale di risorse assegnate pari a circa 590 milioni. Non sono emerse irregolarità ma è stata rilevata “l’esigenza di migliorare l’utilizzo finanziario dei fondi del Pnrr, posto che, nel 2024, solo il 41% circa degli impegni di spesa di competenza è stato oggetto di pagamento e solo il 7,5% degli impegni pregressi (conservati a residuo) sono giunti a pagamento”. E dunque, sottolinea Centrone non ci si può esimere “dal constatare la necessità che la Regione potenzi tempestivamente l’attività di monitoraggio e verifica, affinché sia garantito un efficace controllo in itinere sull’avanzamento di ciascun progetto, con specifica attenzione al rispetto dei cronoprogrammi e alle eventuali azioni da intraprendere per rientrare nelle tempistiche prestabilite”. I ritardi si registrano anche nella costruzione delle nuove case e ospedali di comunità: solo per 12 si sono chiusi i lavori. Peggiora la voce che riguarda la spesa sanitaria: il disavanzo è di 112,4 milioni. Continua ad aggravarsi il saldo negativo della mobilità extra-regionale (74,63 milioni nel 2024, rispetto ai 69,52 del 2023 ed ai 51,49 del 2022), “evidenziando la necessità di interventi strutturali per migliorare l’attrattività del sistema. Le perdite delle aziende sanitarie, in peggioramento, confermano l’insufficienza delle misure di contenimento adottate”.