
Approvato il Piano socio sanitario regionale con i “no” dell’opposizione
Con 18 voti favorevoli da parte della maggioranza di centrodestra e 13 contrari dell’opposizione il consiglio regionale della Liguria ha approvato una serie di modifiche al Piano socio sanitario regionale.
Il documento conferma il presidio di Villa Scassi come ospedale di base, integrato nella rete dell’emergenza-urgenza grazie alla presenza del pronto soccorso.
Il futuro ospedale di Erzelli viene invece valorizzato come struttura orientata alla media-alta complessità e alla ricerca traslazionale, con circa 400 posti letto distribuiti tra area medica, chirurgica e riabilitativa.
Circa il 20% dei posti letto sarà destinato a specialità cliniche “tech-computational intensive”.
Il provvedimento interviene anche sull’organizzazione del sistema di emergenza-urgenza, prevedendo l’accorpamento delle cinque centrali operative 118 esistenti in un’unica centrale regionale.
“L’obiettivo è unificare la centrale operativa e di attivare entro la fine dell’anno il numero 116117 che porterà a un miglioramento nei tempi di risposta e una maggiore precisione nella geolocalizzazione – ha commentato l’assessore regionale alla Sanità, Massimo Nicolò – ci sarà una riconversione delle persone dedicate tra tecnici, medici e infermieri. A oggi sono 30, nella nuova centrale saranno 12. I medici continueranno a lavorare nell’emergenza-urgenza così come gli infermieri. Villa Scassi non verrà depotenziato, deve essere mantenuto con un’impronta di media intensità, mentre Erzelli avrà una vocazione ad alta complessità e verrà mantenuto il suo progetto-bandiera come ospedale computazionale di neuroscienze ad alto impatto tecnologico”.
In risposta alle critiche arrivate dall’opposizione, Nicolò ha anche garantito che il Centro Ustionati di Villa Scassi “è strategico, rimarrà e sarà potenziato”.
Il Pd ha parlato di un “Piano senza nessuna chiarezza sul funzionamento e il futuro della sanità ligure” definendolo “più che una revisione, una bozza mal scritta”.
Gianni Pastorino (Linea Condivisa – Lista Orlando) e Selena Candia (AVS) hanno sottolineato l’impatto occupazionale della riduzione a una sola centrale operativa del 118 oltre a criticare il nuovo orientamento di Villa Scassi.
Per Stefano Giordano (M5S) si tratta di una “visione che guarda più all’immagine che alla sostanza dell’assistenza”.