
Testico è ora Comune sostenibile, ‘borghi al centro Agenda 2030’
“I comuni ‘piccoli’, inclusi quelli montani e le aree interne, siano protagonisti del cambiamento rappresentato dall’Agenda 2030”.
Con questo messaggio Testico, in provincia di Savona, ha celebrato l’essere diventato Comune sostenibile.
Nel corso della presentazione del Rapporto Montagne Italia 2025, un documento nato dal Progetto Italiae del Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie della Presidenza del Consiglio dei Ministri e attuato dall’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani, è stata celebrata la consegna della targa di Comune sostenibile a Testico.
Ora il paese avvierà il monitoraggio delle proprie politiche di sostenibilità in collaborazione con la Rete dei Comuni sostenibili.
“Dai comuni montani e dai piccoli comuni è in fermento una nuova linfa socioeconomica per l’economia regionale e nazionale – ha detto la sindaca di Testico Lucia Moscato – ma c’è bisogno di convinzione e volontà programmatica di lungo periodo. Se possiamo finalmente registrare una tendenza demografica positiva nei flussi migratori, nelle opere pubbliche realizzate, nel mercato immobiliare in amministrazioni locali che lavorano in condizioni disagevoli, si immaginino i risultati raggiungibili se si potesse finalmente lavorare in condizioni più adeguate e favorevoli”. Ora “siamo pronti a effettuare il monitoraggio delle nostre politiche di sostenibilità – ha aggiunto – è da sfatare il luogo comune secondo cui i piccoli centri, soprattutto montani, non possano avere un ruolo centrale nel percorso tracciato da Agenda 2030”.
Su questo si trova d’accordo anche Maurizio Gazzarri, direttore tecnico della Rete dei Comuni Sostenibili: “i comuni cosiddetti ‘piccoli’ e quelli montani, come Testico, devono ricoprire un ruolo da protagonisti per lo sviluppo sostenibile del Paese, comprese le aree interne”.