Sono cresciute del 42% rispetto allo scorso anno le prenotazioni per il vaccino antinfluenzale
.Sono cresciute del 42% rispetto allo scorso anno le prenotazioni per il vaccino antinfluenzale attraverso i diversi canali disponibili. Al 30 ottobre sono già 28.959 le persone che hanno prenotato l’appuntamento per la vaccinazione tramite farmacie o CUP, contro le 20.445 registrate nello stesso periodo del 2024.
Nel dettaglio, le prenotazioni effettuate attraverso le farmacie sono passate da 15.278 a 20.755, mentre quelle tramite altri canali (CUP, portale, call center) sono salite da 5.167 a 8.204.
Quest’anno Regione Liguria ha deciso di estendere la gratuità del vaccino antinfluenzale a tutte le fasce d’età, un provvedimento che ha favorito un’adesione ampia e trasversale. Parallelamente, sono state aumentate le sedi vaccinali e potenziata la campagna di comunicazione per garantire la massima copertura possibile e ridurre al minimo le conseguenze dell’influenza – soprattutto nei soggetti anziani e fragili – contenendo l’impatto sui pronto soccorso nel periodo di picco.
“L’estensione della gratuità del vaccino a tutti i cittadini liguri sta dando risultati molto positivi – spiega l’assessore alla Sanità Massimo Nicolò -. Eliminare ogni barriera economica significa offrire a tutti la possibilità di proteggersi, indipendentemente dall’età o dalla condizione. L’aumento del 42% delle prenotazioni dimostra che quando la prevenzione diventa ancora più accessibile, la risposta dei cittadini è forte e responsabile. Continueremo su questa strada, rafforzando la rete vaccinale e promuovendo la cultura della prevenzione come strumento di tutela della salute pubblica.”
“Si tratta di un risultato straordinario che premia l’idea della estensione a tutti della gratuità e di aver parlato semplice e chiaro di influenza ai cittadini – sottolinea Matteo Bassetti, coordinatore della task force per l’influenza istituita da Regione Liguria e direttore della Clinica di Malattie Infettive del Policlinico San Martino –. La comunicazione è fondamentale per raggiungere gli obiettivi soprattutto quando si parla di prevenzione. Se questi primi risultati saranno confermati, quello della Liguria può rappresentare un modello virtuoso per molte altre regioni italiane”.