Ecomondo, i giovani chef dell’Alberghiero di Alassio e Bellaria premiati a Rimini
“Quando si apre una scatoletta di tonno, la domanda non è più solo “come lo cucino?”, ma anche “dove metto l’olio?”. È da questo gesto quotidiano che nasce una rivoluzione silenziosa ma potente: quella dell’economia circolare in cucina”. I giovani chef degli istituti alberghieri “Giancardi” di Alassio e “Malatesta” di Bellaria hanno dimostrato che anche un rifiuto “scomodo” come l’olio di conserva può diventare una risorsa preziosa.
Durante lo show cooking dedicato all’iniziativa Dalla Scatoletta alla Tanichetta, i futuri professionisti della ristorazione hanno mostrato come, con un semplice imbuto e una tanichetta, l’olio esausto possa essere raccolto e conferito nei punti di raccolta – dai supermercati alle isole ecologiche – per essere trasformato in biodiesel, contribuendo così alla transizione energetica e alla tutela del mare.
Con l’educational Dalla Scatoletta alla Tanichetta, hanno celebrato l’economia circolare in cucina e valorizzato le eccellenze gastronomiche italiane, usando l’universale culturale del cibo per trasmettere la filosofia della responsabilità verso l’ambiente e le future generazioni.
L’impegno degli studenti è stato riconosciuto dai presidenti di CONOE e Nuova C Plastica, Tommaso Campanile e Giampiero Camoli, nell’ambito della campagna Stop Food Oils and Fats in the Sea, partita dal porto di Sperlonga e proseguita sui lidi romagnoli e liguri. L’iniziativa si inserisce nel quadro dell’Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile, promuovendo una nuova consapevolezza ambientale anche in tempi di crisi geopolitiche e climatiche.
Il riconoscimento è avvenuto a Ecomondo 2025, la fiera internazionale di riferimento per la transizione ecologica e l’economia circolare, che si tiene ogni anno a Rimini. La 28ª edizione (5–8 novembre) ospita oltre 1.500 espositori e 90.000 visitatori da più di 90 Paesi, con un programma di 150 eventi tra convegni, workshop e incontri istituzionali. Ecomondo rappresenta un punto d’incontro tra imprese, istituzioni e innovatori impegnati nella sostenibilità ambientale. In un’epoca di potere tecnologico e impatti ambientali globali, l’etica non può più limitarsi al presente, ma deve includere la responsabilità verso il futuro dell’umanità e del pianeta.
“Crediamo che la cucina non sia solo tecnica e creatività, ma anche responsabilità. L’idea di trasmettere la filosofia della responsabilità attraverso il cibo è per noi un principio educativo fondamentale: il cibo è un linguaggio universale, capace di parlare al cuore e alla coscienza. Insegniamo ai nostri studenti che ogni gesto in cucina può avere un impatto sul futuro del pianeta e delle generazioni che verranno. Educare alla sostenibilità significa formare professionisti consapevoli, capaci di coniugare etica, cultura e innovazione.” – dichiarano i docenti degli istituti alberghieri “Giancardi” di Alassio e “Malatesta” di Bellaria.
Questa esperienza ha dimostrato che l’economia circolare non è solo una teoria, ma una pratica concreta che può diventare “patrimonio genetico delle nuove generazioni di cuochi”. Gli istituti alberghieri, con i loro indirizzi professionali, formano chef capaci di coniugare stagionalità, prodotti a km zero e uso consapevole delle risorse, trasformando ogni gesto in un atto di responsabilità.
“Recuperare l’olio alimentare esausto non è solo una buona pratica ambientale: è un gesto di responsabilità verso il pianeta che parte dalle nostre cucine. – ha dichiarato Tommaso Campanile, Presidente del Conoe – Vedere i giovani chef di Alassio impegnati in questa sfida ci riempie di orgoglio, perché significa che il messaggio sta arrivando alle nuove generazioni. L’olio usato non è uno scarto ma un ingrediente prezioso per costruire un futuro più sostenibile. È da iniziative come questa che nasce il cambiamento culturale di cui abbiamo bisogno.”
L’educational è stato coordinato dai docenti Marco Rossi, Fabio Macheda, Silvia Quondamatteo e dallo chef Aurelio Pepe.