Osservazioni poste dal Comune di Albenga al progetto del Raddoppio Ferroviario

Osservazioni poste dal Comune di Albenga al progetto del Raddoppio Ferroviario

Passano in Consiglio comunale le osservazioni poste dal Comune di Albenga al progetto del Raddoppio Ferroviario: richiesta più tutela ai privati, una viabilità e mobilità sostenibile, servizi e spazi pubblici, un’attenzione particolare all’ ambiente e al comparto agricolo e molto altro. La minoranza, pur facendo dichiarazione di voto, decide di allontanarsi al momento della votazione. Il sindaco Tomatis: “Comportamento insensato, sintomo di chi vuole mettere un piede nelle decisioni, ma al contempo non farlo. Abbiamo cercato di coinvolgerli convocando commissioni dedicate, ma non si sono mai presentati. Ora la minoranza si lamenta di essere stata esclusa. Forse avrebbero voluto partecipare a tavoli dove non era prevista la loro presenza e non a quelli dove davvero avrebbero potuto portare il loro contributo.” Durante il Consiglio comunale di Albenga di ieri sera, mercoledì 29 ottobre, sono state illustrate dalla dirigente dell’Ufficio tecnico, ing. Franca Briano, le osservazioni del Comune di Albenga al progetto del raddoppio ferroviario. Il sindaco Riccardo Tomatis afferma: “Voglio innanzitutto ringraziare gli uffici che hanno lavorato attentamente per analizzare il progetto e presentare le nostre osservazioni, e il consigliere Raiko Radiuk, che ha portato un grosso contributo non solo come consigliere, ma anche mettendo a disposizione le sue competenze tecniche da ingegnere. Come Comune abbiamo predisposto osservazioni sia tecniche sia politiche, queste in particolare sono quelle riferite alle opere compensative che spettano, secondo il Codice degli Appalti (d.lgs. 36/2023), per la mitigazione dell’impatto ambientale e sociale che l’opera avrà sul territorio. Parliamo del 2% del valore dell’opera, pari a 50 milioni di euro, che chiederemo vengano dedicati in buona parte ad Albenga, proprio perché è il Comune che subirà maggiormente l’influenza dello spostamento. Consideriamo che il raddoppio riguarda il tratto tra Finale Ligure e Andora, per una lunghezza complessiva di 32 km, di cui 25 in galleria e 7 fuori galleria, 5 dei quali nel territorio di Albenga”. “Tra le altre osservazioni che mi preme sottolineare- sottolinea il sindaco – vi è la richiesta rivolta a RFI affinché tutti gli interventi sulla viabilità vengano realizzati prima della cantierizzazione dell’opera, per non sovraccaricare le strade del centro e delle frazioni. Abbiamo inoltre chiesto che i privati che dovranno subire espropri (che chiarisco non stiamo votando in questa sede e che avverranno solo dopo un primo tentativo di trattativa bonaria che farà RFI) vengano indennizzati subito, in modo da non bloccare eventuali aziende che, grazie a quanto ricevuto, potranno riaprire la propria attività altrove. Un altro aspetto che ci sta a cuore è l’utilizzo che avrà la sede dell’attuale ferrovia che diventerà una pista ciclabile. Abbiamo proposto che parte del materiale di risulta dagli scavi possa essere usata per il ripascimento delle spiagge che costeggiano la massicciata ferroviaria. In quella zona, grazie al progetto dei moli, si sono già formate nuove spiagge, ma con un nuovo ripascimento potrebbero essere ampliate, proteggendo così la massicciata ferroviaria da eventuali mareggiate.” Il sindaco di Albenga ha poi fatto un approfondimento in particolare sulle opere di mitigazione, precisando che le stesse saranno discusse in sede separata anche con Regione Liguria. “Siamo consapevoli dell’impatto dello spostamento a monte della ferrovia e, infatti, abbiamo chiesto molti interventi sul nostro territorio. Tra questi, quello di utilizzare l’area delle Vallette per il conferimento dello smarino. Tale area, nel 2022, è stata attraversata dal fuoco e pertanto servirebbe una deroga alla normativa vigente per permettere di trasformarla da boschiva in zona agricola e restituirla così al mondo agricolo. Tale osservazione è stata condivisa in particolare da Cia e Confagricoltura e pensiamo possa dare risposte importanti a questo settore. Abbiamo inoltre chiesto la realizzazione di impianti sportivi, campi da calcio, l’ampliamento del polo scolastico, la riqualificazione dell’ex scuola di Bastia e la realizzazione di un acquedotto irriguo (anche se siamo stati rassicurati che non saranno toccate né danneggiate le falde acquifere del territorio).” “Impedire questa operazione non è possibile: il nostro obiettivo è e deve essere quello di ottenere il più possibile in questo contesto” conclude il primo cittadino.