Sanità, presidente Bucci e assessore Nicolò al Villa Scassi per presentare la riforma regionale
Il presidente della Regione Liguria Marco Bucci e l’assessore alla Sanità Massimo Nicolò hanno incontrato oggi pomeriggio all’ospedale Villa Scassi di Genova i professionisti sanitari, tra cui dirigenti medici e dirigenti dell’area sanitaria, della Asl 3 per illustrare i contenuti della riforma della sanità regionale e raccogliere osservazioni e contributi dal personale.
All’incontro erano presenti anche Paolo Bordon, direttore generale dell’area Salute e Servizi sociali della Regione Liguria, e Alessandro Bonsignore, presidente dell’Ordine dei Medici di Genova.
La riforma ridisegna l’assetto del Sistema sanitario regionale per renderlo flessibile, moderno, più vicino ai cittadini e in grado di rispondere in modo uniforme ai bisogni di salute di tutto il territorio ligure.
La riforma nasce dall’esigenza di rispondere ai bisogni di una regione che presenta la popolazione più anziana d’Italia e d’Europa. L’età media elevata, l’alta prevalenza di cronicità e fragilità e l’aumento costante della domanda di assistenza rendono necessario un ripensamento complessivo dell’organizzazione sanitaria.
Tra i punti principali, il riordino dell’assetto organizzativo delle aziende sanitarie, con un nuovo modello di governance grazie a una Azienda Tutela Salute Ligure (ATSL), un’unica Azienda sanitaria regionale che sostituirà le attuali cinque Asl, mantenendo la vicinanza ai cittadini ma superando la frammentazione gestionale. L’Azienda unica sarà articolata in 5 aree territoriali: Imperiese, Savonese, Genovese, Tigullio e Spezzino. Liguria Salute, invece, avrà funzioni strategiche di coordinamento amministrativo, tecnico e logistico che consentiranno di generare economie di scala e liberare risorse da destinare all’assistenza.
La riforma prevede anche la riorganizzazione della rete ospedaliera, con la nascita della nuova Azienda Ospedaliera Metropolitana di Genova, che integrerà gli ospedali Policlinico San Martino, Galliera e Villa Scassi. Questo nuovo assetto consentirà di ottimizzare la produzione chirurgica e l’utilizzo delle sale operatorie, ridurre le liste d’attesa, rafforzare le sinergie tra strutture ad alta specializzazione.