Sono 25 mila gli appartamenti destinati agli affitti brevi in Liguria per un totale di 100 mila posti letto a fronte di un’offerta alberghiera ed extra alberghiera di 150 mila posti

Sono 25 mila gli appartamenti destinati agli affitti brevi in Liguria per un totale di 100 mila posti letto a fronte di un’offerta alberghiera ed extra alberghiera di 150 mila posti

Sono 25 mila gli appartamenti destinati agli affitti brevi in Liguria per un totale di 100 mila posti letto a fronte di un’offerta alberghiera ed extra alberghiera di 150 mila posti, quindi ogni 3 posti in alberghi, bed & breakfast, agriturismi e altre tipologie consolidate corrispondono 2 posti negli affitti turistici brevi.

Sono i dati emersi al convegno di Confedilizia intitolato ‘140 anni di battaglie in difesa della proprietà immobiliare’, per ricordare una storia iniziata proprio a Genova nel 1883 con la prima ‘Associazione fra i proprietari’, che nel 1915 diede vita a un’unica confederazione. A Genova e provincia sono circa 11 mila gli appartamenti destinati agli affitti brevi per un totale di 44 mila posti letto. Dunque a Genova e in Liguria come in tutta Italia, come sottolinea il presidente nazionale di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa, il fenomeno degli affitti brevi è in crescita e rappresenta una risorsa per molti proprietari e per il sistema turistico ligure.

“Quella sugli affitti brevi è una battaglia da vincere – interviene il presidente di Ape Confedilizia Genova Vincenzo Nasini riferendosi al Ddl Santanché – da quasi un secolo la locazione è regolata in Italia dal Codice civile e da alcune successive leggi speciali. Gli affitti brevi, peraltro, soddisfano anche esigenze diverse da quelle dei turisti, come lavoro, studio, assistenza a ricoverati. Ciò detto, ribadiamo alcuni punti fermi. In primo luogo, non si capisce perché il Governo voglia limitare gli affitti brevi, visto che sono state smentite le due motivazioni indicate nel disegno di legge predisposto in materia dal ministero: l’esistenza del fenomeno del cosiddetto overtourism e il fatto che gli affitti brevi avrebbero causato lo spopolamento dei centri storici”.