La proposta della Fit Cgil per il porto di Savona, rispolverare e sfruttare appieno la linea ferroviaria Savona-Alessandria

La proposta della Fit Cgil per il porto di Savona, rispolverare e sfruttare appieno la linea ferroviaria Savona-Alessandria

Mentre le gru si ergono maestose sul cielo del porto di Savona-Vado, un’ombra di preoccupazione si allunga sul futuro delle sue infrastrutture. La Filt Cgil ha lanciato un accorato appello, un vero e proprio grido d’allarme che risuona tra i ritmi incessanti della movimentazione merci: le arterie che servono questo vitale snodo logistico rischiano la paralisi, soffocate da una domanda in costante crescita e da limiti infrastrutturali ormai cronici.

Da tempo, il sindacato dei trasporti ha posto l’accento sull’urgenza di un profondo rinnovamento, di un’iniezione di efficienza che possa fluidificare il flusso di merci in arrivo e in partenza. Le ultime settimane, con un incremento tangibile dei traffici portuali, hanno drammaticamente riacceso i riflettori su un problema atavico, un collo di bottiglia che strozza la fluidità del trasporto su gomma, come testimoniano le voci sempre più allarmate degli operatori del settore.

Ma lo spettro di una crisi logistica si fa ancora più nitido con l’avvicinarsi della stagione estiva. L’aumento del traffico, non solo commerciale ma anche turistico, rischia di esacerbare una situazione già precaria, trasformando le vie di accesso al porto in un labirinto congestionato. La Filt Cgil non usa mezzi termini: se non si interviene con decisione, lo sviluppo del porto stesso potrebbe essere irrimediabilmente compromesso.

La soluzione, per il sindacato, ha un binario preferenziale: un potenziamento immediato e massiccio del trasporto ferroviario. Il Terzo Valico, l’opera faraonica pensata per decongestionare il traffico su gomma e accogliere le crescenti esigenze di trasporto merci e passeggeri, è ancora un cantiere aperto, una promessa di futuro che stenta a concretizzarsi. E la linea costiera che lo collegherebbe al capoluogo savonese è già al limite della saturazione, un’arteria congestionata prima ancora di poter accogliere il nuovo flusso.

È qui che la Filt Cgil lancia una proposta pragmatica, un’ancora di salvezza a basso costo e di rapida attuazione: rispolverare e sfruttare appieno la linea ferroviaria Savona-Alessandria. Un’infrastruttura esistente, efficiente e, soprattutto, ampiamente sottoutilizzata, che potrebbe rappresentare una valvola di sfogo immediata per l’ingolfamento del trasporto su gomma, assorbendo l’incremento dei traffici portuali senza ulteriori, dispendiosi interventi infrastrutturali.

L’eco dell’allarme della Cgil risuona nel cuore pulsante del porto, un monito a non sottovalutare l’importanza di infrastrutture efficienti per la crescita economica e la competitività del territorio. Mentre le navi continuano a solcare il mare e i container si accumulano sulle banchine, la domanda di un cambio di rotta, di un investimento deciso sul trasporto ferroviario, si fa sempre più pressante. Il futuro del porto di Savona-Vado, e con esso una fetta importante dell’economia ligure, attende risposte concrete e immediate.