
Tutela e valorizzazione del centro storico e delle aree di pregio cittadine: siglata l’intesa sottoscritta tra il Comune di Alassio e la Regione Liguria in materia di attività commerciali
Tutela e valorizzazione del centro storico e delle aree di pregio cittadine: siglata l’intesa sottoscritta tra il Comune di Alassio e la Regione Liguria in materia di attività commerciali
È stata presentata oggi, nella Sala Consiliare del Palazzo Comunale di Alassio, l’intesa sottoscritta tra il Comune di Alassio e la Regione Liguria in materia di attività commerciali. L’accordo – illustrato dal consigliere regionale delegato allo Sviluppo Economico Alessio Piana, dal sindaco di Alassio Marco Melgrati e dall’assessore al Commercio del Comune di Alassio Franca Giannotta – nasce con l’obiettivo di tutelare le aree di pregio della città, preservandole dall’apertura di attività non coerenti con il decoro urbano e con la storicità del centro storico di Alassio e di via Diaz, principale accesso alla città dal lato ponente. Presenti all’incontro anche il consigliere regionale e comunale Rocco Invernizzi, il vicesindaco del Comune di Alassio Angelo Galtieri, l’assessore al Bilancio e alle Società Partecipate del Comune di Alassio Patrizia Mordente, l’arch. Roberto Burlando, titolare dello Studio Burlando di Genova che ha curato la perimetrazione e la bozza dell’intesa, il comandante della Polizia Locale Francesco Parrella, i rappresentanti dell’Ufficio Commercio del Comune di Alassio, la rappresentante locale di Fipe Michela Bertonasco, delegata dal presidente provinciale Carlo Maria Balzola, la referente per Alassio di Confcommercio Marta Ferrario, che ha portato i saluti del Presidente di Confcommercio Ponente – provincia di Savona, Daniele Ziliani, e la presidente del Consorzio “Alassio un Mare di Shopping” Lucia Leone.
L’accordo, previsto dall’articolo 1, comma 4, del decreto legislativo 222 del 2016 e dalla Legge regionale 1/2007 “Testo unico in materia di commercio”, introduce strumenti condivisi per la qualificazione del tessuto commerciale e per la salvaguardia del decoro urbano e del patrimonio storico, artistico e paesaggistico.
Tale intesa, approvata dalla Giunta Regionale con deliberazione n. 484 del 25 settembre 2025 e dalla Giunta Comunale di Alassio con deliberazione n. 293 del 26 settembre 2025, individua – anche tramite le planimetrie allegate – le zone di particolare valore archeologico, storico, artistico e paesaggistico del territorio comunale alassino, disciplinando i criteri per l’apertura di nuove attività.
L’obiettivo è quello di creare condizioni favorevoli all’insediamento e al sostegno di imprese capaci di contribuire alla qualificazione del territorio, favorendo altresì un incremento e una diversificazione dei flussi di frequentazione nel perimetro individuato, avendo particolare attenzione anche ai flussi turistici e cittadini. L’intesa si prefigge al tempo stesso di escludere alcune tipologie merceologiche che non rispondono agli obiettivi di sviluppo qualitativo individuati dai soggetti firmatari. Particolare attenzione è riservata anche al mantenimento del decoro urbano, con regole puntuali relative a vetrine, insegne, dehors e arredi esterni, così da garantire un’immagine armoniosa e rispettosa dei manufatti soggetti a tutela monumentale e delle partiture architettoniche o dipinte delle facciate.
L’intesa individua una zona di tutela che comprende il centro storico e il rinomato “Budello”, e la strada parallela che si sviluppa da Corso Marconi fino a Corso Europa, includendo anche via Diaz. All’interno di questo perimetro – suddiviso in due aree, denominate 1 e 2 – saranno incoraggiate le imprese artigianali, commerciali e di somministrazione legate alla tradizione locale, con particolare valorizzazione dei prodotti di qualità certificata, tra cui quelli a marchio DOP, IGP, DOC, DOCG e IGT, De.Co., mentre non sarà consentita l’apertura di attività ritenute non compatibili con la qualità urbana e commerciale della città (elenco in allegato). Tutte le attività economiche già esistenti alla data di approvazione dell’Intesa, relativa a generi interdetti nel perimetro territoriale della stessa, possono continuare a svolgere la loro attività, con il divieto di introdurre nuove tipologie merceologiche e attività riferibili a quelle interdette.
L’intesa sottoscritta tra il Comune di Alassio e la Regione Liguria è il risultato di un ampio lavoro di rete che, insieme alla Regione e al Comune, ha coinvolto le associazioni di categoria – Confcommercio-Fipe, Unione Provinciale Albergatori-Confindustria e il Consorzio “Alassio un Mare di Shopping” – che hanno partecipato attivamente ai tavoli di confronto svoltisi la scorsa primavera. L’intesa ha inoltre ottenuto il necessario parere positivo della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Imperia e Savona.
Nell’ambito dell’intesa, va sottolineato che la Regione Liguria potrà inoltre mettere a disposizione risorse del Fondo Strategico Regionale o di altri strumenti di bilancio per sostenere le imprese presenti nelle aree individuate, con l’obiettivo di favorire progetti di riqualificazione e promozione del commercio di qualità. Il Comune di Alassio, per parte sua, si impegna a pubblicizzare efficacemente le procedure che garantiscono la corretta applicazione del nuovo regime amministrativo applicabile, e a svolgere le proprie funzioni di controllo del territorio attraverso la Polizia Locale in collaborazione e coordinamento con le altre forze dell’ordine coinvolte.
“Commercio di qualità e sicurezza cittadina sono due strade che viaggiano di pari passo. Per custodirle, preservando la storicità dei nostri centri urbani, Regione Liguria ha avviato da tempo un’azione di tutela di quelle attività economiche che valorizzano la nostra tradizione. Da un lato con misure dedicate che ne accompagnano lo sviluppo, dall’altro con intese che limitano il diffondersi di realtà commerciali a scarso valore aggiunto – spiega il consigliere delegato allo Sviluppo economico Alessio Piana -. In questo contesto si inserisce il provvedimento sottoscritto con il Comune di Alassio. Queste intese sono uno strumento diventato estremamente importante per la tutela non solo dei centri storici, ma grazie all’ultima modifica della norma nazionale, che la Regione Liguria per prima ha recepito, è possibile estenderlo anche ad aree a tutela prevalentemente commerciale. Ringrazio chi ha lavorato per arrivare a questa giornata: il patrimonio architettonico delle nostre città passa inevitabilmente dalle attività economiche che le popolano”.
“Siamo molto soddisfatti della sottoscrizione di questa intesa – dichiara il sindaco Marco Melgrati – perché rappresenta uno strumento fondamentale per tutelare l’immagine del nostro centro cittadino e promuovere un modello di sviluppo commerciale coerente con il profilo di Alassio come città del commercio e del turismo di pregio. Questo accordo ci permette così di preservare oggi e in futuro la qualità del tessuto commerciale e rafforzare l’attrattività di un contesto che si rivolge a una clientela nazionale e internazionale attenta alle tradizioni eno-gastronomiche di qualità, all’artigianalità e alla cultura del bello e del Made in Italy che caratterizzano la nostra città”.
L’assessore al Commercio del Comune di Alassio, Franca Giannotta, dichiara: “Ringrazio il consigliere Alessio Piana e le categorie che insieme a noi si sono impegnate per perseguire questo importante risultato, frutto di un lungo lavoro di concertazione che è iniziato già lo scorso anno da parte della nostra Amministrazione Comunale e che consegna oggi alla nostra città uno strumento di pianificazione capace di orientare lo sviluppo del commercio verso una visione coerente con l’immagine di Alassio. Una città che fonda la propria identità e il proprio successo sulla qualità dell’offerta e sulla valorizzazione delle proprie tradizioni ed eccellenze locali”.
ELENCO DELLE NUOVE ATTIVITA’ ECONOMICHE IL CUI SVOLGIMENTO E’ INTERDETTO ALL’INTERNO DEL PERIMETRO DELLE AREE DI TUTELA
Le attività sottoindicate costituiscono elencazione tassativa per cui la ricezione di istanze/Scia riferite o riferibili al loro svolgimento sotto qualsiasi forma saranno considerate irricevibili e ne sarà data comunicazione all’interessato per le vie di rito:
area tutelata1:
• Attività di vendita/noleggio bombole di gas infiammabili;
• Attività di vendita auto e relativi ricambi ed accessori, moto e relativi ricambi ed accessori,
pneumatici;
• Attività di vendita motori di qualsiasi tipo o genere;
• Attività di vendita oli lubrificanti;
• Attività di vendita materiale antincendio;
• Officine, carrozzerie, elettrauto;
• Lavanderie automatiche ad eccezione di quelle in cui è possibile accedere solo con apposita tessera e pertanto chiuse al pubblico;
• Attività di vendita al dettaglio e/o somministrazione effettuata mediante apparecchi automatici in apposito locale ad essa adibito in modo esclusivo o prevalente di cui all’art. 105 della L.R. 02/01/2007 compresi anche spazi di vendita h24;
• Phone center, telefonia, fax;
• Internet point-money transfer e money change sia che dette attività siano svolte in un esercizio ad esse esclusivamente dedicato sia che coesistano con attività di altro tipo;
• Sexy shop;
• Attività alimentari, artigianali e non, di preparazione/cottura finalizzata alla vendita di alimenti che preveda l’utilizzo nella preparazione di alimenti precotti non di chiara origine locale (es. kebab e altre tipologie di cibo da consumo sul posto o asporto);
• Esercizi di commercio al dettaglio del Settore merceologico alimentare che contemplano bevande alcoliche eccetto quelle che possiedono certificazioni di qualità ai sensi di certificazioni di prodotto riconosciute agli alimenti della comunità europea che vengono rilasciate da enti ed organismi di certificazione riconosciuti dal Ministero delle Politiche Agricole e garantiscono la provenienza originale del prodotto e/o che il processo di produzione avvenga in virtù di modalità legate a tipicità territoriali nel rispetto del disciplinare che sovrintende al marchio di qualità;
• Esercizi di commercio al dettaglio e/o all’ingrosso, sia monotematiche sia come prodotto in rivendita con altri, della cannabis e dei suoi derivati in campo alimentare, cosmetico e nutrizionale con effetto farmaceutico;
• Attività di macelleria e polleria che prevedono la vendita di prodotti non certificati ai sensi della vigente normativa dell’Unione Europea, del Ministero delle Politiche Agricole o regionali atte, comunque, a garantire la provenienza del prodotto.
• Disco pub, discoteche e night club;
• Esercizi di commercio al dettaglio e/o all’ingrosso del settore merceologico non alimentare che svolgono l’attività di “compro oro”;
• Esercizi di commercio al dettaglio e/o all’ingrosso del settore merceologico non alimentare che offrono una gamma indistinta e generalizzata di prodotti vari senza alcuna specializzazione e connessione (es. bazar) ;
• Esercizi di commercio al dettaglio e/o all’ingrosso di vendita dell’usato e/o materiali da recupero, ad eccezione di libri e dischi, abbigliamento ed accessori, arredamento e complementi di arredo e oggetti da collezione;
• Esercizi di commercio al dettaglio e/o all’ingrosso per vendita di accessori per telefonia, esclusi i marchi di telefonia mobile;
• Attività di estetiste, centri massaggi, tatuatori, ai sensi della Legge 14 gennaio 2013, n.4 “Disposizioni in materia di professioni non organizzate”;
• Agenzie di pompe funebri, ubicate al piano terra degli immobili;
• Sale giochi e agenzie di scommesse.
area tutelata 2:
Sono vietate TUTTE le attività già indicate al punto precedente in riferimento all’area tutelata
1 con esclusione delle seguenti tipologie (che risultano pertanto ammissibili):
• agenzie di pompe funebri, ubicate al piano terra degli immobili, sale giochi e agenzie di scommesse.
• Attività di estetiste, centri massaggi, tatuatori, ai sensi della Legge 14 gennaio 2013, n.4 “Disposizioni in materia di professioni non organizzate”.