Savona, la valorizzazione del patrimonio edilizio, opportunità dalla transizione energetica, il ruolo del geometra, delle istituzioni e degli stakeholder
«La valorizzazione del patrimonio edilizio, opportunità dalla transizione energetica, il ruolo del geometra, delle istituzioni e degli stakeholder». E’ il tema che è stato dibattuto in un confronto tra esperti e professionisti del settore organizzato alla Scuola Edile di Savona dal collegio dei Geometri e Geometri laureati della provincia di Savona. Sarà un’occasione per illustrare e discutere sulla Direttiva europea “Energy Perfomance of Building nota come direttiva “case green”, un’occasione cruciale per il settore edilizio, per il sistema energetico nel suo complesso e per modernizzare il Paese. Il convegno ha offerto spunti di riflessione importanti per poter arrivare al mese di maggio 2026 con progetti di sviluppo e di edilizia sostenibile. Ad aprire i lavori è stato Marco Prato, presidente del Collegio dei Geometri e Geometri laureati della provincia di Savona: «La valorizzazione del patrimonio edilizio passa in modo cruciale attraverso l’accelerazione della transizione energetica. Un’azione che vede in stretta sinergia gli sforzi congiunti di professionisti, istituzioni e stakeholder. L’urgenza di adeguarsi alle direttive europee (come la “Direttiva Case Green” – EPBD) si trasforma in un’opportunità senza precedenti per la rigenerazione urbana e l’incremento del valore immobiliare degli asset, coniugando sostenibilità ambientale e rilancio economico. Al centro di questa trasformazione si pone la figura del geometra, riconosciuto come perno tecnico e gestionale dei processi di riqualificazione. Il geometra non è solo un esecutore tecnico, ma un vero e proprio Project Manager della sostenibilità. È il professionista che traduce gli obiettivi normativi in interventi concreti, gestendo la complessità burocratica, la diagnosi energetica e l’accesso agli incentivi , garantendo la qualità e l’efficacia dei lavori di efficientamento». Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’avvocato Paolo Prato, presidente della Federazione Ligure di Confedelizia: «Per massimizzare l’impatto della transizione è fondamentale il ruolo di indirizzo e supporto delle Istituzioni con la necessaria partecipazione diretta dei privati. Si sollecita la creazione di un quadro normativo semplificato e più stabile e il mantenimento di politiche di incentivazione fiscale durature, essenziali per sostenere gli investimenti di cittadini, dei proprietari di immobili e imprese, il tutto nel rispetto del diritto di proprietà privata. La valorizzazione del patrimonio edilizio richiede inoltre la stretta collaborazione di tutti gli Stakeholder: settore finanziario che deve potenziare i prodotti di green finance per facilitare l’accesso al credito per le riqualificazioni; le imprese edili che devono investire in formazione e innovazione tecnologica per fornire soluzioni ad alta efficienza, i proprietari che devono aumentare la consapevolezza sui benefici a lungo termine (risparmio energetico, comfort abitativo, aumento del valore dell’immobile)». Secondo Marco Prato e Paolo Prato «riqualificare il patrimonio edilizio non significa solo ridurre le emissioni e i consumi, ma anche migliorare la qualità della vita nelle nostre città, creare un indotto economico robusto e resiliente e proteggere il valore degli investimenti privati. La transizione energetica è quindi la leva per un futuro edilizio più efficiente, sostenibile e di maggiore valore». «L’agente immobiliare – ha sottolineato Fabio Becchi, membro del direttivo Fiaip Savona ed ex presidente della stessa Federazione di categoria – avrà un ruolo sempre più predominante in futuro. Sarà il consulente diretto del cliente. Secondo il nostro osservatorio è probabile che assisteremo alla nascita di un mercato di serie A dove le case si vendono velocemente e mantengono il valore e garantiscono i costi di gestione più bassi dando più sicurezza all’investitore e di serie B dove rimarranno a disposizione quelle case che purtroppo non potranno fare il salto di categoria. Siamo d‘accordo a traguardare il 2050 con emissioni zero e in ogni caso, come detto, la figura dell’agente immobiliare sarà fondamentale: fungerà da consulente non solo per le famiglie, ma anche per gli imprenditori, gli edili perché sarà capace di indirizzare su come investire su un mercato più sicuro anche perché le prospettive sono quelle ci saranno degli immobili che non potranno cambiare di classe e altri che non potranno essere convertiti in una classe più vantaggiosa per il mercato».