Cia Savona, più redditività per le imprese e sostenibilità ambientale: azioni, strumenti e strategie Il convegno organizzato nella sede provinciale con esperti e relatori
Si è tenuto un importante seminario ad Albenga, organizzato da CIA Savona e BioDea, incentrato su come l’innovazione e la ricerca agricola possano migliorare la redditività delle aziende e la sostenibilità ambientale. L’incontro ha visto la partecipazione di esperti e relatori, con i lavori aperti dal presidente provinciale Sandro Gagliolo e dal direttore Gian Luigi Nario, con il supporto di Marco Ottonello (Federazione Agrotecnici), per discutere come l’innovazione e la ricerca in agricoltura possano migliorare la redditività e l’ambiente, con un videomessaggio del vice presidente e assessore regionale all’agricoltura Alessandro Piana. Claudio Vit di BioDea ha presentato un sistema agricolo alternativo che riduce l’uso di fitosanitari, migliorando la produzione e la qualità dei prodotti attraverso il distillato di legno e il biochar, supportato da ricerche universitarie e pubblicazioni scientifiche. Uno degli interventi più rilevanti è stato quello di Annalisa Berrettini, agronoma di BioDea, che ha dettagliato i meccanismi d’azione del distillato di legno come biostimolante. A seguire gli esperti Roberto Abate e Riccardo Fedeli hanno condiviso i risultati di campo sull’olivo, la vite (inclusa la sperimentazione sull’endoterapia per il mal dell’esca, con un team suggerito dagli stessi tecnici di BioDea) e le colture orticole, evidenziando incrementi nella resa e nel valore nutraceutico. Brunella Parodi e Mirco Mastroianni di Cascina Feipu hanno parlato della sperimentazione effettuata sui loro vitigni contro il mal dell’esca utilizzando i prodotti BioDea a base di distillato di legno. Mario Braga e Enzo Gambin hanno portato le loro esperienze e considerazioni sull’importanza della sostenibilità, mentre il direttore del CERSAA di Albenga, Giovanni Minuto, ha illustrato l’uso dei droni come strumento alternativo e mirato per la distribuzione dei prodotti in olivicoltura. Il presidente Gagliolo e il direttore CIA Savona Nario hanno sottolineato “la necessità di investire nella ricerca in agricoltura”, notando che l’aumento della redditività è legato al buon funzionamento delle pratiche. “In tempi difficili, strade “pulite” e importanti possono migliorare la resa produttiva e coprire i costi gestionali”. “CIA è sempre disponibile a collaborare per eventi e incontri che si rivolgano alle aziende e ai produttori del nostro territorio, in quanto la crescita deve essere reciproca” hanno concluso i vertici provinciali dell’associazione agricola. Il fulcro della discussione è stato il sistema agricolo alternativo proposto da Biodea, basato sull’uso di prodotti naturali derivati dalla biomassa legnosa, in particolare il distillato di legno e il biochar. Obiettivo: Dimostrare che è possibile ridurre l’uso di fitosanitari e contemporaneamente aumentare la produzione e la qualità dei prodotti. Base Scientifica: Il protocollo è supportato da 58 pubblicazioni scientifiche internazionali e collaborazioni con centri di ricerca, incluse le Università di Firenze e Siena, che ne hanno confermato l’efficacia contro i funghi e la sicurezza per l’ambiente e le persone. Benefici economici e ambientali: La produzione dei prodotti Biodea genera anche energia elettrica e termica riutilizzata nell’impianto, contribuendo a mantenere i prezzi stabili e a sequestrare CO2 nell’ambiente. I relatori hanno presentato dati incoraggianti su diverse colture: Olivo: L’applicazione del distillato di legno come biostimolante ha mostrato un effetto diretto sul batterio della rogna (Pseudomonas savastanoi) e ha limitato la cascola delle foglie causata dall’Occhio di Pavone. Inoltre, è stato evidenziato un aumento dei metaboliti secondari come polifenoli e antiossidanti, migliorando il valore nutraceutico dell’olio d’oliva. Vite e Mal dell’esca: Le sperimentazioni sulla vite hanno dimostrato che miscelare il distillato con i prodotti di difesa ha portato a un contenimento delle malattie pari o superiore all’uso del solo prodotto chimico. Un progetto specifico sul Mal dell’esca che prevedeva l’endoterapia con distillato di legno puro ha riportato un successo del 90-93% in diverse regioni e vitigni, con le piante sintomatiche che sono tornate a produrre normalmente l’anno successivo. Orticole e patate: Nelle orticole, i trattamenti hanno aumentato il peso del frutto (circa il 16% nei pomodori) e in particolare il contenuto di zuccheri solubili (fino a 13-14 volte nella lattuga). Anche nelle patate, si è riscontrato un aumento del 50% degli zuccheri. Giovanni Minuto (CERSAA di Albenga) ha affrontato il tema dell’uso dei droni (APR) come strumento alternativo di difesa, cruciale nelle zone terrazzate della Liguria. Vantaggi: I trattamenti con drone sono più veloci, richiedono meno acqua (15-30 litri per ettaro contro 1000 litri del metodo convenzionale) e personale. Sostenibilità: L’uso dei droni riduce il deposito di prodotto a terra del 20% rispetto al metodo convenzionale e azzera l’esposizione dell’operatore ai prodotti fitosanitari. L’efficacia nel controllo della mosca dell’olivo è risultata analoga al trattamento manuale. In chiusura, è stata ribadita l’importanza della collaborazione tra aziende, enti e ricerca per affrontare le sfide dell’agricoltura moderna. Gianluigi Nario ha annunciato la possibilità di creare squadre specializzate in endoterapia per supportare le aziende e l’organizzazione di un futuro incontro per approfondire i risultati su altre colture.