A Genova in arrivo 736 telecamere
736 nuove telecamere di videosorveglianza per il centro storico di Genova, sensibili anche ai rumori, quindi capaci di dirigere l’obiettivo verso chi grida o chi chiede aiuto e di leggere una targa anche a 300 metri di distanza e un portale per la lettura delle targhe a cui saranno sufficienti anche pochi numeri o lettere per individuare veicoli sospetti, o rubati. Un sistema altamente professionale, finanziato dal Pnrr con un totale di 4,9 milioni di euro.
Il progetto predisposto dalla polizia locale e dalla direzione Tecnologie, digitalizzazione e smart city andrà a gara a dicembre 2022 e i primi impianti potrebbero già essere installati nella primavera del 2023. Le telecamere saranno collegate alle centrali operative di questura e carabinieri; il quadro economico previsto per la nuova videosorveglianza è di 3.780.000 euro comprensivo del nuovo software di gestione telecamere, a cui si sommano 1.128.000 per i portali di rilevazione delle targhe dei veicoli.
«Si tratta di un sistema di grande impatto, il più completo ed esteso a livello nazionale, rispetto alla superficie di territorio video ripresa – spiega l’assessore alla Sicurezza Sergio Gambino – con questo progetto, proseguono le azioni di questa amministrazione per la tutela della sicurezza dei cittadini e di prevenzione del degrado, anche attraverso l’ausilio della tecnologia».
Tutte le telecamere saranno collegate agli oltre 60 chilometri che costituiscono la rete di fibra ottica di proprietà del Comune di Genova, creando così un anello che circonda il centro città – dal Matitone, attraverso via Balbi-Corvetto fino a piazza Verdi, fino a via Fiume e viale Brigata Bisagno – per congiungersi con l’attuale fibra all’interno della sopraelevata e terminare nuovamente al Matitone. Dalla dorsale partirà una maglia di reti secondarie che raggiungeranno tutte le telecamere presenti in centro storico.
«Connettere le telecamere alla fibra di proprietà, permette di trasmettere velocemente le immagini video ai terminali delle forze dell’ordine – aggiunge Gambino – tutte le telecamere verranno infatti inserite sul circuito “Città Sicura” del Comune, in uso anche alla polizia di Stato e ai carabinieri».
Delle 736 telecamere, 200 avranno tecnologie ptz (pan/tilt/zoom) a 2 megapixel fino a 40X di zoom mentre altre 134 saranno multiottiche, dotate di sensore capace di rilevare il livello del suono. Attraverso questo sistema, già presente in altre aree cittadine, sarà possibile incrociare le informazioni con banche dati ed eseguire indagini approfondite rispetto a veicoli utilizzati per commettere reati.