Spediporto sta costituendo un soggetto che sarà gestore del magazzino del cargo aereo all’aeroporto di Genova

Spediporto sta costituendo un soggetto che sarà gestore del magazzino del cargo aereo all’aeroporto di Genova

Spediporto sta costituendo un soggetto che sarà gestore del magazzino del cargo aereo all’Aeroporto di Genova e si occuperà dei rapporti coi vettori, non limitandosi quindi più solo al rapporto coi clienti. L’iniziativa è agli ultimi passaggi.

L’annuncio è stato fatto a margine dell’assemblea annuale degli spedizionieri.

Il presidente Andrea Giachero spiega: «La nostra missione sarà quella di gestire i flussi di traffico per i vettori, per gli spedizionieri, per i Gsa, per gli agenti cargo e portare avanti tutte quelle attività di supporto e non solo, che incentiveranno un incremento del cargo aereo. Dico non solo perché i nostri devono essere veri e propri poli di sviluppo».

L’intenzione di Spediporto è che, a prescindere da quello che sarà il ruolo di chi fa assistenza a terra, si dovranno creare tutte quelle attività a supporto che mancano e che possono incentivare il territorio a riportare su Genova determinati volumi di traffico. «Ci sono, esistono − afferma Giachero − mancano le compagnie e dobbiamo essere noi bravi a rincentivarli a venire a Genova».

Secondo Marco Bresciani, responsabile della gestione aeroportuale dell’aeroporto, è ottimista e pensa che si possa partire già quest’estate: «Siamo lieti di poter condividere con Spediporto questa iniziativa che vede un maggior loro coinvolgimento nel processo di gestione del magazzino. Crediamo che sia una soluzione intelligente, logica, sinergica e che possa dare dei risultati anche a breve. Questo è un settore particolare, crediamo che siano i soggetti più indicati per sviluppare questa attività».

Al momento la parte destinata al traffico delle merci è già adeguata alla domanda attuale, perché qualche anno fa Genova registrava numeri di merci più elevati. «Se il traffico dovesse crescere − annuncia Bresciani − saremo pronti ad andare avanti con il programma di investimenti anche sulle merci. L’anno scorso abbiamo registrato mille tonnellate di merci transitate in magazzino, nel 2009 erano quattromila-cinquemila. Abbiamo i margini per recuperare, insieme a Spediporto, numeri più significativi degli attuali».

Il fenomeno è comunque diffuso: la concentrazione su pochi aeroporti del traffico cargo, soprattutto Malpensa, ha colpito persino Bergamo a causa del trasferimento di Dhl a Malpensa. «Riteniamo però − sostiene Bresciani − che debba essere focalizzata una maggiore attenzione verso il mercato, verso i clienti, verso le imprese genovesi che devono spedire. Riteniamo che la collaborazione con Spediporto possa far migliorare i risultati anche a breve».

«Siamo aiutati dalle nostre amministrazioni e dal nostro sindaco − aggiunge Giachero − perché tutte le opere che si stanno portando avanti nei prossimi dieci anni ci hanno messo in vetrina. Oggi si viene a Genova non perché è bella, ma perché l’Italia vuole Genova, capisce che è baricentrica per cui automaticamente abbiamo l’opportunità di far capire quanto l’aeroporto sia fondamentale per le strategie della città, quanto sia determinante per la vita di una città stessa sia lato passeggeri sia lato merci, per i flussi di mobilità, per le attività turistiche, per lo sviluppo delle attività economiche legate a tutte le strutture intorno».

Tuttavia, Spediporto ne è consapevole, l’aeroporto da solo fa poco. «Ci sono una serie di opere che diventano complementari e fondamentali alla riuscita − sottolinea il presidente Giachero − al buon esito di un progetto. Una di queste è la zona logistica semplificata che ci sta condizionando alla grande. Sono tre anni che attendiamo, ora c’è il ministro Fitto, che si decida la nomina del commissario straordinario, è una cosa assurda perché è una misura a costo zero. Noi dobbiamo lavorare su misure a costo zero che aiutano le imprese in un momento di grande difficoltà e rivedere le politiche del lavoro che sono ferme da trent’anni. Questa è una pura pazzia».